Tadej Pogacar chiarisce finalmente un malinteso che per mesi ha acceso discussioni e creato confusione intorno a lui.
Parlare di Tadej Pogacar significa muoversi dentro il mondo di un campione che, senza ombra di dubbio, ha cambiato il modo di correre e di interpretare questo sport. Lo si vede nel suo modo di attaccare, nella serenità con cui gestisce i momenti difficili e nella naturalezza con cui riesce a trasformare ogni gara in uno spettacolo.

È uno dei talenti più luminosi del ciclismo moderno e, infatti, è raro trovare un atleta così giovane capace di catalizzare tanto interesse anche quando non è in corsa. Pogacar è spesso al centro dell’attenzione, però c’è un motivo preciso.
Le parole di Pogacar cancellano tutto
Ogni sua parola finisce sotto la lente, ogni frase viene analizzata, amplificata e talvolta interpretata in modo poco fedele al suo reale pensiero. Negli ultimi mesi si era diffusa una voce piuttosto insistente che lo voleva vicino a un addio prematuro al professionismo. Sembrava quasi che, una volta raggiunti i traguardi più prestigiosi, Pogacar potesse decidere di lasciare tutto prima del previsto. Una prospettiva che aveva fatto discutere tifosi, addetti ai lavori e appassionati.
Eppure, a guardare bene, quelle indiscrezioni nascevano da piccole frasi estrapolate da contesti molto più ampi. Frasi che, come spesso accade, hanno generato un effetto domino di supposizioni. In pratica, si era costruita una storia che Pogacar non aveva mai confermato e che anzi, oggi, decide di spegnere con tutta la forza della chiarezza.

Il corridore sloveno mette fine a ogni dubbio e lo fa con parole che non lasciano spazio a interpretazioni. Afferma infatti: “Mai presa in considerazione l’idea di lasciare a fine 2028. Il contratto fino al 2030 l’ho firmato io e, a meno che non succeda qualcosa di pazzo, ovviamente lo rispetterò. Non avrei mai firmato tenendo in mente quella data, altrimenti. Ogni anno il team migliora e mi sento sempre di più in una famiglia. Non mi vedo altrove, e se vorrò gareggiare oltre il 2030 è molto probabile che sia sempre con la Uae. Ma manca tanto: ora sono tranquillo, mi diverto, non ci sono problemi”.
Si tratta di dichiarazioni che cancellano in un attimo ogni voce di un addio anticipato. Pogacar vuole restare, vuole continuare a correre e vuole farlo dove si sente parte di un progetto che cresce con lui. È un messaggio forte, soprattutto in un periodo in cui i grandi campioni spesso cambiano squadra o prendono decisioni drastiche senza preavviso. Qui, invece, c’è un atleta che ribadisce il proprio legame con la UAE e lo fa con un tono semplice e diretto, come se parlare del proprio futuro fosse solo un modo per riportare l’attenzione su ciò che conta davvero: il presente.
Pogacar oggi appare sereno e pieno di voglia di divertirsi, qualità che forse spiegano meglio di qualsiasi altra cosa il perché continui a essere uno dei corridori più amati. La sua smentita, oltre a chiarire una falsità, ci ricorda che alcuni campioni non hanno bisogno di creare misteri per restare sotto i riflettori. Gli basta essere se stessi.






