Sinner ha fatto discutere per la scelta di saltare la Coppa Davis, però ora che l’Italia ha vinto tutto assume un senso diverso.
La vicenda ha tenuto banco per settimane, infatti la rinuncia dell’altoatesino aveva scatenato un mare di polemiche. Molti non riuscivano a capire perché uno dei simboli di questa generazione di campioni avesse deciso di restare a casa proprio nel momento in cui la nazionale cercava un altro trionfo. L’Italia però ha battuto la Spagna in finale e, senza ombra di dubbio, lo ha fatto nonostante assenze pesanti da entrambe le parti. Mancava Alcaraz per la Spagna e mancavano Sinner e Musetti per l’Italia.

Alla fine la squadra azzurra ha sollevato il trofeo e con questa vittoria tutto ciò che sembrava una frattura si è trasformato quasi in un dettaglio da archiviare. A quel punto molti hanno iniziato a chiedersi quali fossero le vere ragioni dietro la decisione di Sinner. La risposta non è arrivata subito, però è diventata chiara col passare dei giorni, quando si è visto come l’altoatesino avesse impostato la sua programmazione in modo chirurgico. Il tennis è uno sposrto individuale , le stagioni sono massacranti e a certi livelli non si può mai tirare il fiato.
Sinner e la rinuncia alla Coppa Davis
Nel finale di stagione ha infilato una striscia impressionante di risultati, conquistando quattro trofei in appena un mese e mezzo e mostrando una continuità che pochi riescono a mantenere a quei livelli. Era arrivato a un soffio dal riprendersi la vetta del ranking mondiale e questo dato, da solo, spiega senza troppi giri di parole quanto ogni singola settimana possa essere preziosa nella preparazione di un tennista che punta al massimo.

Sinner aveva annunciato la rinuncia alla Davis proprio per questo motivo. Aveva spiegato che una settimana in più di preparazione poteva fare la differenza sulla nuova stagione, soprattutto dopo un’annata così intensa e logorante. Non è difficile immaginare come, dopo due trionfi consecutivi della nazionale nel 2023 e nel 2024, gli stimoli potessero essere più bassi rispetto al passato. E magari, perché no, Sinner era anche convinto della forza dei suoi compagni. Giocatori come Berrettini e Cobolli hanno mostrato carattere e qualità, infatti non hanno tremato nel momento decisivo e hanno portato la maglia azzurra là dove tutti speravano.
Intanto per Sinner non ci sarà troppo tempo per rilassarsi. I suoi giorni di pausa sono pochissimi, quasi simbolici, prima di tornare sui campi ad allenarsi in vista della nuova stagione che per lui rappresenta una montagna da scalare con pazienza e ambizione. La Davis è tornata in Italia e le polemiche ormai contano zero. Resta solo il tifo, la voglia di vedere fino a dove potrà spingersi questo ragazzo che sta riscrivendo la storia del tennis italiano. E chissà, magari l’anno prossimo sarà proprio quello buono per tentare il Grande Slam. Perché se c’è un giocatore che oggi sembra poterci provare, senza ombra di dubbio, è lui.






