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Poggiali a Sportitalia: “Pace Marquez-Rossi, i matrimoni si fanno in due. Dispiace per Bagnaia”

Manuel Poggiali, coach Ducati MotoGP, ci porta dentro il box del team Lenovo, tra la crisi di Bagnaia, i trionfi di Marquez e la rivalità con Valentino Rossi

È sceso dalla sella, ma ha continuato a vincere. Manuel Poggiali, campione mondiale in 125 e 250, ha fatto centro anche come coach.

Da qualche tempo, infatti, aiuta i piloti del team Lenovo Ducati, funge quasi da raccordo tra reparto tecnico e chi scende in pista, e quest’anno ha vissuto in prima persona i trionfi di Marc Marquez e le difficoltà di Pecco Bagnaia. L’ex pilota, ai microfoni di Sportitalia.it, ha descritto nel dettaglio quel che è il suo ruolo all’interno del box della squadra campione del mondo, ha analizzato la crisi di Bagnaia e non si è tirato indietro quando si è trattato di dire la sua sull’eterna diatriba Marquez-Rossi.

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Poggiali sulla crisi di Bagnaia (Instagram Manuel Poggiali) – Sportitalia.it

Poggiali, da qualche anno ormai ha abbandonato le piste per intraprendere la carriera di coach. Può spiegarci come si svolge il suo ruolo in uno sport che è spesso visto molto ‘solitario’?

Dal mio punto di vista, anche guardando il percorso della mia carriera che è andato dal campionato italiano alla MotoGP con la vittoria di quest’anno, si tratta di un ruolo legato alla squadra, alla struttura. La mia è una figura di supporto, di aiuto ai piloti, ma legata alla squadra, in questo caso il team Ducati. Lavoro con gli ingegneri, con gli analisti che si basano sui grafici, cerco di leggere e capire quali migliorie apportare: con la mia presenza vado a supportare la loro analisi tecnica con qualcosa legato strettamente alla pista, a come il pilota interpreta certe situazioni, alle posture e a tutti quegli elementi che in un grafico non compaiono. Con la mia esperienza da ex pilota do una mano nella lettura di ciò che si deve necessariamente migliorare”.

Quest’anno ha dovuto affrontare nel box Ducati due situazioni completamente opposte: da un lato Marquez che dominava, dall’altro le difficoltà di Bagnaia. Come è riuscito a calarsi in queste due realtà diverse?

“Semplicemente come come abbiamo fatto tutti: cercando di migliorare, cercando di trovare le chiavi che purtroppo non siamo stati in grado di individuare. Ovviamente quando le cose non vanno, così come quando vanno, è sempre una condivisione, non c’è mai il puntare il dito contro qualcuno. Si cerca di trovare la chiave e quest’anno con Bagnaia evidentemente abbiamo fatto fatica e non siamo riusciti ad ottenere ciò che con Pecco volevamo ottenere. Dispiace per lui e per come è andata la stagione: è una battaglia persa, ma non è una guerra persa. Dal suo punto di vista il 2025 è sicuramente una stagione deludente, che non ha soddisfatto nessuno di noi”.

Parlando di Marquez, è tornata di moda la rivalità con Valentino Rossi: secondo lei riusciranno mai a stringersi la mano?

“Onestamente rimangono cose personali. Se un giorno riusciranno a rappacificarsi sarei contento per loro, ma onestamente stiamo parlando del passato. Purtroppo non sono cose sulle quali possiamo tornare e cambiarle, perché necessariamente abbiamo bisogno di concentrarci sull’attualità, dare uno sguardo al futuro. È su questo che, come squadra, ma penso anche Marc, dobbiamo battere. Poi, se vogliamo fantasticare, i matrimoni si fanno in due, le cose condivise si fanno insieme. Quindi – aggiunge Poggiali – solo loro due sapranno quello che accadrà tra loro. Noi siamo ovviamente contenti della stagione che ha fatto Marquez: vincere il mondiale con 10 gare d’anticipo – tra sprint e gare lunghe – dà l’idea dello straordinario campionato che ha fatto. Bisogna soltanto fargli i complimenti”.

Poggiali non ha dubbi: “Nessuna distinzione tra Marquez e Bagnaia”

Campionato vinto, ma è già tempo di proiettarsi al 2026…

“Sarà una stagione tutta da costruire e non sarà facile. L’obiettivo per un team come quello Ducati Lenovo è di primeggiare, di stare davanti con entrambi i piloti. Per noi non c’è distinzione tra Marquez e Bagnaia, tutti e due hanno lo stesso identico trattamento e le stesse identiche possibilità. Cercheremo di fare del nostro meglio, come sempre abbiamo fatto, poi vedremo a dicembre prossimo dove ci troveremo”.

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Poggiali: Nessuna differenza tra Marc e Pecco (Instagram Manuel Poggiali) – Sportitalia.it

Obiettivo vittoria, ma chi può essere l’antagonista vero?

“Direi tutti. Se c’è una cosa che ho capito, è che nelle corse non va dato nulla per scontato. Possiamo fare l’esempio del 2025: chi si aspettava ad inizio anno Alex Marquez vice campione o Bezzecchi terzo nel mondiale? Hanno moto molto differenti, con Bezzecchi poi parliamo di un brand (Aprilia, ndr) che pochi si aspettavano potesse essere così competitivo o avere questi margini di crescita. Quindi c’è la consapevolezza che tutti possono lottare per il titolo e chi sarà il più bravo durante il percorso, gara dopo gara, sarà quello che alla fine gioirà. E noi speriamo di farne parte”.

Infine, uno sguardo al panorama motociclistico italiano. Dopo un periodo molto fertile, in Italia si è un po’ in stand-by come piloti giovani emergenti: è un normale periodo di transizione o c’è qualcosa di strutturale che non funziona?

“Questa è una giusta osservazione, se andiamo a vedere i numeri. C’è qualche giovane di prospettiva, non vorrei dimenticare nessuno ma faccio i nomi di Lunetta e Pini, che sono sicuramente due talenti, ma devono ancora dimostrare tanto e conseguire i risultati che gli consentirebbero di lottare per il campionato. C’è un buco che si è venuto a creare negli anni, è sotto gli occhi di tutti, credo dovuto a scelte errate. Bisogna sempre stare sul pezzo perché passare dalle stelle alle stalle è un attimo. A livello italiano sono d’accordo che serve crescere, anche magari facendo scelte differenti rispetto a quelle degli ultimi anni, perché i numeri ci dicono questo”.

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