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McLaren imbarazza la F1, che vergogna: peggio della squalifica

Cosa è successo davvero in pista? La scuderia inglese McLaren fa una pessima figura, è diventato di dominio pubblico umiliando ancora di più team, piloti e dirigenti. 

Sul filo del rasoio, il team McLaren tenta di portare a casa il titolo mondiale che non è mai stato in bilico, questa stagione, come in queste due ultime gare. Dopo l’exploit di Las Vegas di Max Verstappen, per il team inglese c’è poco da stare allegro e benché Lando Norris e Oscar Piastri mantengano un discreto vantaggio sul pluricampione, la vittoria del Titolo Piloti è tutto meno che certa.

McLaren F1 Pista
McLaren, una brutta figura (McLaren) – www.SportItalia.it

Alcuni pensano che la colpa di questa “remuntada” di Red Bull che mette in imbarazzo il team, a prescindere da come poi il mondiale andrà a finire, e tiene i tifosi sul filo del rasoio sia della strategia singolare del team. McLaren, invece di puntare su Norris o Piastri, ha scelto di lasciare che i due corrano per vincere, entrambi. Una scelta diversa magari avrebbe già messo in cassaforte la vittoria finale.

In pista a Las Vegas dove le due auto hanno patito una squalifica pesantissima ai fini della classifica però è emerso anche qualcosa di molto preoccupante che forse, il team avrebbe preferito tenere “segreto” dato che non ci fa una grande figura. Solo la Ferrari aveva vissuto un’umiliazione simile: i tecnici hanno sicuramente sbagliato qualcosa.

McLaren e il porpoising, che brutta figura

Molto raro, certo, ma succede: le due monoposto di Norris e Piastri sono state squalificate a causa di un’eccessiva usura del “plank” ossia la tavola di legno fissata sul fondo delle monoposto che misura l’altezza da terra per stabilire se le vetture sono sicure o meno. Più la tavola si consuma, più le auto sono a rischio squalifica, come è in effetti accaduto.

Las Vegas Redbull
Red Bull esulta per la squalifica, il motivo dell’eliminazione a tavolino (Red Bull) – www.SportItalia.it

Riscontrare una simile usura della tavola è motivo di preoccupazione perché vuol dire che i tecnici hanno sottovalutato il fenomeno del “porpoising”, un problema che i fans di Ferrari conoscono bene dato che ha martoriato la monoposto dello scorso anno e che, riassumendo ai minimi termini, avviene quando il fondo dell’auto si avvicina troppo al terreno dando vita ad un movimento di oscillazione verticale pericoloso, instabile e che rallenta pure il pilota nella corsa.

Secondo Andrea Stella che ha parlato in qualità di portavoce del team dopo la squalifica, è stato proprio questo il motivo dietro l’allarmante squalifica dell’auto: “La causa specifica è stata l’inaspettata comparsa di un esteso porpoising, che ha prodotto grandi oscillazioni verticali della vettura”, ha spiegato l’esperto. Il che significa che l’assetto dell’auto non era corretto, cosa successa più volte dall’introduzione dell’effetto suolo, o che i test non sono stati molto precisi.

Con due gare al termine della stagione, McLaren non può permettersi certi passi falsi: Questo porpoising è stato accentuato dalle condizioni in cui la vettura ha operato durante la gara e non era previsto in base a quanto visto in prova e in base alle previsioni sulla finestra operativa della vettura in gara”, la conclusione. Se il fenomeno dovesse ripresentarsi nelle prossime gare, il team sarebbe davvero a rischio sconfitta.

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