La nuova annata è ormai alle porte e il ritorno dalle vacanze per Sinner non poteva essere più insidioso: svelato il suo tallone d’Achille.
Jannik Sinner ha salutato il 2025 con un sorriso diverso dal solito. Dopo la stagione più densa, intensa e logorante della sua carriera, l’altoatesino si è concesso un periodo di stacco totale che mancava da tempo. La prima tappa è stata un soggiorno alle Maldive insieme alla compagna Laila Hasanovic, un rifugio perfetto per spegnere ogni tensione e ritrovare energie fisiche e mentali. Tra acque trasparenti, ritmi lenti e un silenzio che il circuito ATP non concede mai, Sinner ha riempito i giorni con ciò che gli è mancato per mesi, ossia tempo libero vero.
Il riposo, però, non è stato una parentesi monotona. Al contrario, nelle ultime settimane Sinner ha alternato momenti di relax a esperienze completamente opposte, quasi a voler bilanciare l’adrenalina del campo con quella della vita quotidiana. Lo si è visto tra le montagne, dove ha ripreso in mano gli sci, lo sport della sua infanzia. Lo si vedrà anche ai box della Formula 1, ospite di alcune scuderie, sempre più vicino a un ambiente che lo affascina e lo incuriosisce.

Poi però il tennis torna prepotente nella sua vita, in un modo o nell’altro. Il 2026 ormai è alle porte e, mentre questo 2025 ci ha privato di uno dei tennisti più forti di sempre come Pietrangeli, Jannik non può fare altro che puntare sempre più in alto. Non sarà facile però perché persino lui, nonostante la sua fama da “robot”, ha un suo tallone d’Achille. Ecco che la sua continuità è in pericolo, perché uno dei suoi colleghi – tra i pochi a batterlo in questa stagione – ha capito come poterlo battere.
Griekspoor ha capito tutto: battere Sinner è possibile solo su tre set
Tallon Griekspoor è uno dei pochi giocatori che può dire di aver battuto Sinner nel 2025, anche se quel successo a Shanghai è arrivato più per le circostanze che per reale supremazia tecnica. L’olandese ha approfittato del ritiro di Jannik nel terzo set, quando l’altoatesino, stremato dall’umidità e da una condizione fisica compromessa, ha preferito non rischiare un infortunio serio. Quella partita resta comunque un precedente curioso, perché è l’unica macchia in un testa a testa dominato dall’azzurro. Il bilancio parla chiaro: sei vittorie di Sinner contro un solo successo di Griekspoor. Nonostante ciò, l’olandese ha scelto la via dell’onestà nella recente intervista rilasciata a Tennis Bolshoi.

Ha spiegato che battere Sinner è la sfida più complessa del circuito attuale. Ha ammesso che nei duelli diretti è costretto a giocare al limite, soprattutto al servizio, perché lasciarsi trascinare negli scambi lunghi significa perdere quasi automaticamente. Posso pensare di batterlo in tre set mentre al momento penso sia incredibile poterlo battere in cinque set – ha dichiarato l’olandese senza troppi giri di parole. Griekspoor ha poi ricordato anche i loro confronti più tirati, sottolineando come in alcune occasioni sia riuscito a tenere il passo solo fino a quando il livello di intensità restava sostenibile. Poi, puntualmente, Sinner aumentava la pressione e chiudeva la partita con una lucidità che pochi possiedono. Shanghai dunque, resta l’unico spiraglio in una rivalità sbilanciata, ma racconta molto della percezione che gli avversari hanno oggi di Sinner. Lo rispettano, lo temono, lo studiano.






