Che una delle più grandi passioni di Sinner fosse la F1 non è un segreto, ma di sicuro nessuno si aspettava di vederlo coinvolto in un Mondiale.
Il mondo di Jannik Sinner è diventato negli ultimi anni qualcosa che travalica il semplice perimetro del tennis. A 24 anni, il campione altoatesino si muove in una dimensione che unisce risultati straordinari, un’identità sportiva complessa e passioni che raccontano molto del suo carattere. I numeri generali sono da fuoriclasse assoluto: quattro titoli dello Slam già in bacheca, due Australian Open, uno US Open, il trionfo a Wimbledon, due ATP Finals, oltre a una regolarità che nessun italiano prima di lui aveva mai nemmeno sfiorato. È un atleta che ha ribaltato gerarchie, riscritto obiettivi e spostato in avanti la percezione internazionale sul tennis azzurro. Ma ciò che sorprende di Sinner non è soltanto il rendimento. È il modo in cui riesce a mantenere integra la sua identità, senza perdere contatto con le sue passioni originarie.

Una di queste è il Milan, squadra che ha sempre dichiarato di seguire con passione, quasi come un legame sentimentale rimasto invariato anche mentre la sua carriera esplodeva a livello globale. L’altra – forse la più evidente – è il mondo dei motori. Sinner vive la Formula 1 non come un semplice sport parallelo, ma come una vera inclinazione personale: la velocità, la tecnica, il controllo del rischio e il fascino del paddock lo attraggono da anni.
Non è un caso che, quando il calendario glielo permette, Sinner scelga spesso di avvicinarsi a quel mondo, di osservarlo dall’interno, di assorbirne l’energia e la complessità strategica. La sua crescita nel tennis e il suo rapporto con i motori si alimentano a vicenda, condividendo concetti come gestione della pressione, lucidità nelle scelte, capacità di mantenere ritmo e precisione anche sotto stress estremo. Con la stagione 2026 alle porte, Sinner si trova in un momento di transizione naturale: deve ricaricare energie, sedimentare il lavoro di un anno intensissimo e prepararsi a un’altra annata da protagonista assoluto.
Sinner nel paddock, atteso ad Abu Dhabi per il gran finale: sventolerà la bandiera
Proprio mentre si avvicina alla fase più delicata della preparazione, Sinner tornerà in una delle sue seconde case sportive: il paddock della Formula 1. Secondo quanto riportato da Sky Sport, il numero 2 del ranking ATP sarà presente all’ultimo GP di Abu Dhabi, quello che deciderà il titolo mondiale 2025. Non solo spettatore eccellente, ma protagonista, perché Jannik potrebbe essere chiamato a sventolare la bandiera a scacchi, come già accaduto nel 2024, quando regalò un’immagine iconica al mondo, unendo idealmente due sport che condividono adrenalina e precisione.

Lo scenario è da brividi: il Mondiale si deciderà all’ultima curva tra Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri, una triade che rappresenta presente e futuro della Formula 1. La presenza di Sinner in quel contesto non è una semplice celebrazione, ma la conferma di una partnership consolidata tra il campione italiano e il Circus, iniziata ufficialmente all’inizio del 2024 e diventata nel tempo un simbolo della convergenza tra discipline diverse ma unite da un pubblico globale e trasversale. Dopo Abu Dhabi, per Sinner scatterà di nuovo la modalità lavoro: la preparazione invernale, l’attenzione ai dettagli fisici, l’obiettivo di farsi trovare pronto il 10 gennaio 2026, quando affronterà Carlos Alcaraz nell’esibizione di Seoul che aprirà simbolicamente la nuova stagione.






