Marc Marquez sta già lavorando per battere Valentino Rossi anche quando non sarà più in sella a una moto: l’ultima idea è clamorosa.
Il Mondiale 2025 di MotoGP è stato non vinto, ma letteralmente dominato da Marc Marquez. Il campionissimo spagnolo si è laureato campione con larghissimo anticipo, conquistando così il suo nono titolo iridato. Un numero importante: grazie a questo successo, infatti, Marc Marquez ha eguagliato il numero di vittorie mondiali del suo grande rivale Valentino Rossi.

L’impressione è che il fenomeno di Cervera, dopo aver assaporato di nuovo il trionfo (dopo 6 anni di digiuno), non abbia alcuna intenzione di fermarsi qui. L’obiettivo è infatti andare a caccia del decimo successo già nel 2026, così da scavalcare definitivamente il Dottore: Marquez potrà provarci disponendo anche il prossimo anno della Ducati ufficiale.
Tuttavia pare che il nove volte iridato voglia andare anche oltre. Marquez ha infatti in mente di continuare a battere Rossi anche quando dovrà inevitabilmente scendere dalla moto per motivi anagrafici. Come noto, dopo il ritiro Valentino ha concentrato i suoi sforzi sulla crescita del suo team, la VR46 Racing, che oggi è presente in MotoGP con ben quattro piloti. Inoltre l’Academy messa in piedi dal Dottore ha permesso a diversi piloti di crescere e farsi valere in altre categorie.
L’Academy di Marquez: l’ultima idea di Marc per battere Rossi
Le voci che arrivano dalla Spagna parlano di un progetto simile su cui starebbero ragionando sia Marc Marquez che suo fratello Alex. L’idea dei due spagnoli è infatti quella di costruire un qualcosa che aiuti i piloti a esprimere al meglio le proprie potenzialità e diventare dei veri e propri campioni. Il nome c’è già: si tratta di Vertical, la società di management nata già da qualche anno per assistere gli sportivi spagnoli. In un’intervista rilasciata di recente Marc Marquez ha fatto anche il nome del 17enne Maximo Quiles, che ha concluso al terzo posto il Mondiale di Moto3: il talento spagnolo è proprio il pilota su cui Marquez vorrebbe puntare.

“Lo aiutiamo e lo consigliamo da tre anni, ha grande talento. Cerchiamo di guidarlo al meglio possibile, attingendo alla mia esperienza, a quella di Alex e a quella di Vertical in generale – ha detto Marquez – Il talento c’è, l’etica del lavoro c’è, perché è cresciuto molto anche sotto questo aspetto“.
“Gli abbiamo instillato la disciplina necessaria per essere un atleta, e ora deve semplicemente continuare il suo percorso senza cambiare nulla – ha poi aggiunto il campione del mondo MotoGP – Deve rimanere con i piedi per terra e perseverare nel suo lavoro finché non raggiungerà davvero il suo pieno potenziale“.






