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Tether, chi è il gigante delle criptovalute che vuole la Juve

Negli ultimi giorni la società Tether, nota nel mondo delle criptovalute come una delle principali emittenti di stablecoin (USDT), ha fatto un passo clamoroso verso il calcio italiano proponendo un’offerta per acquisire il controllo della Juventus.

Tether ha presentato una proposta vincolante alla holding Exor, la società della famiglia Agnelli che detiene circa il 65,4% delle azioni della Juventus, per acquistare l’intera quota. L’offerta è stata formulata a 2,66 euro per azione, valutando il club a circa 1,1 miliardi di euro nel suo complesso. L’azienda, guidata dall’italiano Paolo Ardoino, CEO di Tether e tifoso bianconero, ha anche dichiarato la disponibilità a investire ulteriori circa 1 miliardo di euro nel rafforzamento e nello sviluppo del club dopo l’eventuale acquisizione. L’intenzione sarebbe, dopo aver ottenuto Exor, di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) per le azioni rimanenti allo stesso prezzo per completare il controllo totale del club.

Paolo Ardoino, il CEO di Tether che vuole comprare la Juventus
Paolo Ardoino, il CEO di Tether che vuole comprare la Juventus

 

Chi è il CEO di Tether

Tether (Tether Holdings Ltd.) è una società che opera nel settore delle criptovalute ed è conosciuta soprattutto per aver creato USDT (Tether), la stablecoin più utilizzata al mondo.

USDT è una criptovaluta progettata per avere un valore stabile, ancorato al dollaro statunitense. Serve principalmente come mezzo di scambio nei mercati crypto, per spostare capitali rapidamente senza esporsi alla volatilità di Bitcoin o altre criptovalute. Tether è controllata dal gruppo iFinex, lo stesso che possiede l’exchange di criptovalute Bitfinex. L’attuale CEO è Paolo Ardoino, manager italiano molto noto nel settore blockchain.

Le quote di Tether alla Juventus

Tether detiene già una quota di minoranza nella Juventus, circa 11,5% del capitale sociale, e si è progressivamente avvicinata alla società negli ultimi mesi. La reazione di Exor è stata netta: fonti vicine alla holding hanno ribadito che “la Juventus non è in vendita” e che non ci sono trattative in corso per cedere la proprietà a Tether o ad altri potenziali acquirenti. L’offerta vincolante scadrà se Exor non risponderà formalmente entro una scadenza prefissata nelle prossime settimane.

La proposta di Tether rappresenta un momento potenzialmente storico, segnando un possibile ingresso massiccio di una società di criptovalute nel mondo delle grandi proprietà del calcio europeo. Al momento però la famiglia Agnelli-Elkann mantiene la propria posizione.

Tether tenta l’assalto alla Juventus: cosa sappiamo

Juventus a Tether? Dal lato bianconero, non c’è nessuna intenzione di disimpegnarsi dal club ritenuto da sempre un gioiello di famiglia Elkann.

Nella giornata di oggi circolavano indiscrezioni sulla possibile cessione del club bianconero. Dal quartier generale di Exor, la holding della famiglia Agnelli, è arrivata una secca smentita rispetto alle ultime indiscrezioni circolate: “Non sono in corso negoziazioni riguardanti la vendita di una quota della Juve”, ha detto un portavoce della famiglia Elkann. Ma nella serata odierna è arrivato un tweet, da parte di Paolo ArdoinoCEO di Tether, che fa intendere le proprie intenzioni dell’azienda pronta al grande passo.

Elkann sulla possibile vendita della Juve (ERSAF) – www.SportItalia.it

La mossa di Tether sulla Juventus

Tether Investments, interamente controllata da Tether Holdings, ha presentato al consiglio di amministrazione di Exor un’offerta vincolante non concordata per l’acquisto di tutte le azioni. Lo rende noto il Ceo della società Paolo Ardoino. Theter detiene già l’11,527% del capitale sociale della società.

Ardoino ha spiegato: “L’offerta vincolante è stata presentata allo scopo di dimostrare la forte convinzione di Tether nella possibilità di concludere un’operazione reciprocamente soddisfacente in uno spirito di collaborazione, che sarebbe nel migliore interesse della società e dei suoi stakeholder. Tether beneficia di un bilancio e di una posizione finanziaria solidi e intende finanziare l’operazione attraverso risorse proprie e, di conseguenza, non è soggetta ad alcuna condizione di finanziamento”.

 

Tether, inoltre, spiega che “la successiva negoziazione e stipula di un accordo definitivo di compravendita a condizioni che siano ritenute accettabili sia per Tether, sia per Exor. Il closing sarà soggetto alle autorizzazioni delle autorità competenti ai sensi delle applicabili disposizioni di legge”. Da capire le prossime mosse in un senso o nell’altro anche perché non è la prima volta che, nel corso degli ultimi mesi, si sentono voci sulla proprietà del club torinese e su una possibile cessione.

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