Davide Bartesaghi è uno dei volti più interessanti del nuovo Milan: terzino sinistro moderno, cresciuto nel vivaio rossonero, unisce corsa, personalità e qualità tecnica.
Davide Bartesaghi si è preso la scena a San Siro con una prestazione che difficilmente verrà dimenticata, almeno sul piano personale. Il terzino sinistro classe 2005 ha segnato una doppietta contro il Sassuolo, trascinando il Milan a un pareggio per 2-2 che, però, lascia l’amaro in bocca ai rossoneri. Due gol splendidi e storici, resi purtroppo inutili dal risultato finale, che non permette alla squadra di andare oltre la divisione della posta contro i neroverdi.
Cresciuto nel vivaio del Diavolo e protagonista nelle ultime stagioni con la Primavera, Bartesaghi ha confermato quanto di buono si diceva sul suo conto. E quest’anno si sta prendendo il posto da titolare che doveva essere di Pervis Estupinan.

Le caratteristiche di Bartesaghi
Personalità, corsa, qualità tecnica e una sorprendente freddezza sotto porta: caratteristiche che oggi lo hanno reso il simbolo di una squadra capace di reagire ma non di completare la rimonta. Da terzino sinistro, ruolo che impone equilibrio e attenzione difensiva, Bartesaghi ha saputo farsi trovare pronto anche in fase offensiva, dimostrando un istinto da attaccante aggiunto.
Bartesaghi, una doppietta storica: quasi come Maldini
La sua doppietta non è solo una gioia momentanea, ma un traguardo che entra di diritto nella storia del club. A 19 anni e 350 giorni, Bartesaghi è diventato il più giovane difensore italiano a segnare con la maglia del Milan da Paolo Maldini. Un (quasi record) record che assume un valore ancora più simbolico se si considera il paragone con Paolo Maldini, che nel 1988 segnò il suo primo gol rossonero a 19 anni e 250 giorni. Un confronto inevitabile, ma da maneggiare con cautela: Maldini resta un’icona irripetibile, mentre Bartesaghi è solo all’inizio del suo percorso.
Milan, pareggio deludente
Il pareggio contro il Sassuolo lascia sensazioni contrastanti. Da un lato, la delusione per due punti persi in casa; dall’altro, la consapevolezza di avere tra le mani un talento autentico, cresciuto a Milanello e perfettamente inserito nel contesto rossonero. Bartesaghi rappresenta l’idea di un Milan che guarda al futuro, che valorizza i giovani e che trova in loro risposte concrete anche nei momenti di difficoltà.
San Siro gli dedica un coro
Oggi la doppietta non è bastata per vincere, ma ha acceso una luce importante. Per Davide Bartesaghi, questa partita potrebbe essere ricordata come l’inizio di qualcosa di grande. Per il Milan, come la conferma che il domani passa anche dai piedi di un ragazzo di 19 anni capace di scrivere, già ora, un piccolo pezzo di storia che la curva rossonera ha voluto celebrare.
La San Siro rossonera gli ha infatti voluto dedicare un coro. Una grande soddisfazione che Bartesaghi ha commentato così: “Mi sono venuti i brividi dopo l’esultanza sotto i tifosi. Un sogno sentire lo stadio cantare il mio nome. Penso che tutti siano contenti. Anche la mia famiglia”.






