Lando Norris non è il vero campione di Formula 1 ma un rivale. Il sistema di punteggio selezionato non mente, bisognava calcolarlo così.
Il mondiale di Formula 1 di quest’anno ha premiato McLaren, storico team inglese tra i più vincenti della storia che da un ventennio buono, però, non assaporava la gioia di una doppietta: campionato dei piloti – non senza qualche brivido – e campionato costruttori, entrambi stretti con forza nelle mani di Lando Norris e Oscar Piastri che hanno avuto una stagione molto positiva e che il prossimo anno, difenderanno i titoli.

Tra i due, ovviamente poteva esserci solo un vincitore del titolo dei piloti che è stato conquistato da Lando Norris, nonostante durante la stagione più esperti avessero valutato Piastri come più costante, solido sotto pressione e veloce. E invece, l’inglese ha sconvolto le previsioni, riuscendo pure ad evitare di farsi rimontare da uno dei driver più forti e titolati del mondo.
Tuttavia, qualcuno ha alzato subito una polemica, spiegando che il sistema di punteggio con cui il pilota si è portato a casa il titolo, paragonato all’altro grande campionato motoristico che abbiamo seguito quest’anno quasi tutti, potrebbe essere falsato. Un’analisi molto interessante rivela che sotto un certo punto di vista, è proprio Max Verstappen che dovrebbe fregiarsi del suo ennesimo titolo.
Gare Sprint “calcolate male”, l’analisi che ‘punisce’ Norris
Diversi sport e diversi sistemi di punteggio hanno dato vita ad una strana anomalia in cui chi ha vinto di più non è effettivamente il campione. Se paragonato al sistema con cui si conteggiano le vittorie in MotoGP, quello della F1 lascia perplessi molti esperti. Come ha notato giustamente Formula Passion presentando una dettagliata analisi della stagione, se la FIA avesse adottato lo stesso sistema usato dalla DORNA per contare i punti, Max sarebbe il campione.

Con il sistema di punteggio della F1, la classifica dei primi tre posti è occupata da Norris – con 423 – Verstappen – con 421 – e Piastri con i suoi 410. Se però contassimo un dettaglio, i rapporti di forza sarebbero ben diversi: in F1 vanno a punti i primi 10, in MotoGP i primi 15. Inoltre, nelle gare Sprint che si corrono in entrambe le manifestazioni, c’è un’ulteriore differenza di punteggio, con il primo posto che vale 12 punti su due ruote ed 8 su quattro ed il nono arrivo che, in MotoGP, porta punti. In F1 invece, solo l’ottavo incassa qualche punto extra.
In definitiva i cronisti hanno calcolato che con il sistema di punteggio della MotoGP Verstappen avrebbe vinto, con 461 punti superando Norris con i 458 accumulati e Piastri con i suoi 444 punti. Curiosamente, scendendo nella top 10, gli equilibri non cambiano tanto, salvo per la clamorosa esclusione di Alonso che, evidentemente, nelle gare Sprint proprio non riesce a districarsi. Una sterile disamina? Non per Max che, alla luce di questa analisi, si è dimostrato molto più versatile, capace di portare punti sia nelle gare “normali” che in quelle Sprint, dove evidentemente, McLaren deve migliorare.






