Matvei Safonov ha impresso il proprio timbro sulla vittoria del PSG nella finale di Coppa intercontinentale. L’estremo difensore dei parigini ha parato quattro rigori.
E’ stato il vero eroe della serata del PSG in Coppa intercontinentale. Il problema estremo difensore in casa parigina si è attivato quando Donnarumma ha lasciato il club al termine della scorsa stagione. Dopo l’infortunio alla caviglia subito contro il Monaco a fine novembre, Chevalier ha lasciato spazio al russo, che si sta prendendo campo nel migliore dei modi. E questa sera è risultato decisivo nell’economia del torneo. Luis Enrique ha sempre chiarito che, tra i due portieri, a decidere sarà lo stato di forma del momento.

Chi è Safonov, l’eroe del PSG
Safonov ha fatto tutta la trafila della nazionale russa, giocando nel Krasnodar, prima di approdare nel PSG nel 2024. Qualche giorno fa, dopo l’arrivo del club parigino in Qatar, si era alzato un pochino di polverone per una foto che non lo ritraeva nel gruppo squadra:”Potreste pensare che non ci sia, ma ci sono. Mi sono sempre sentito a disagio nel cercare di intrufolarmi nelle foto di gruppo. Secondo me, se qualcuno ti nasconde in una foto, rilassati e non rovinarla. Molti hanno detto che è stato usato Photoshop, ma no, sono io quello che si nasconde qui”, aveva tolto ogni dubbio.
Safonov e Zabarnyi, difficile convivenza?
Non è semplice, in questo particolare momento storico, avere insieme in squadra un russo e un ucraino, per tutti i motivi che conosciamo. Zabarnyi (difensore ucraino) ha raccolto 16 presenze stagionali tra Ligue 1 e Champions League, con 1155 minuti all’attivo e un gol segnato, diventando una pedina importante nello scacchiere difensivo di Luis Enrique.
Sembra, però, che Luis Enrique non voglia schierarli in campo insieme. Negli ultimi 15 giorni si è parlato tanto di questo tema: a far discutere anche un messaggio pubblicato dalla compagna di Zabarnyi, interpretato da molti come una presa di posizione politica indiretta. Zabarnyi non ha mai nascosto la forte presa di posizione a difesa della sovranità ucraina e questa convivenza interna nella squadra non è certamente facile.






