Mateo Retegui, attaccante dell’Al-Qadsiah e della nazionale italiana, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sportitalia. Ecco cosa ha dichiarato l’ex Atalanta.
Mateo Retegui, attaccante dell’Al-Qadsiah e della nazionale italiana, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sportitalia. Ecco cosa ha dichiarato l’ex Atalanta, che è partito proprio dall’addio al club orobico.

Retegui: “E’ stato difficile lasciare l’Atalanta”
Retegui è partito dall’addio all’Atalanta: “E’ stato difficile andare via dell’Atalanta e dall’Italia. Da una parte perché all’Atalanta mi hanno fatto sentire speciale. I compagni, lo staff, i lavoratori del club, i tifosi. Tutti quanti mi hanno fatto sentire speciale, mi sarebbe piaciuto continuare con l’Atalanta. Poi nel mercato è arrivato l’Al-Qadsiah, l’allenatore, il direttore. Tutti mi hanno fatto sentire desiderato, è importante per noi questo. Tanti mi avevano parlato del club, del campionato, del Paese. Ho visto il progetto, quello che si stava preparando qui. Qui il calcio è in grande crescita e mi piace essere parte di questo. Però ripeto, non è stata una decisione semplice venire qui”.
Retegui a SI: “Andremo al Mondiale”
E ancora, sul Mondiale 2026: “No, non sento la pressione. Tutto il contrario, non vedo l’ora che arrivi marzo. Sono partite difficili e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e prenderci quello che viene. Dobbiamo andare al Mondiale, andremo al Mondiale e faremo tutto il possibile per riuscirci”.

Italia-Israele 3-0, Retegui grande protagonista
Arriva un’altra vittoria per la squadra allenata da Gennaro Gattuso: dopo il successo contro l’Estonia, l’Italia supera 3-0 Israele a Udine. La sintesi del match.
L’Italia giocherà i play-off di Qualificazioni Mondiali. Per la terza volta consecutiva, con la squadra di Gennaro Gattuso che dovrà affrontare ancora l’incubo delle partite a eliminazioni dirette. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco, Mateo Retegui si procura e trasforma un rigore a differenza di quanto accaduto con l’Estonia con gli azzurri rientrati negli spogliatoi in vantaggio.
Dopo due super parate di Gianluigi Donnarumma che ha tenuto a galla i suoi riscattando la papera di Tallin, la super giocata di El Chapita permette all’Italia di trovare il 2-0: l’ex Atalanta recupera una palla sulla trequarti avversaria e con una conclusione a giro dal limite dell’area supera Glazer rimasto immobile a vedere la sfera terminare sotto l’incrocio. Nel finale il tris di Gianluca Mancini, sugli sviluppi da calcio d’angolo battuto da Federico Dimarco.

Italia-Israele: il doppio record di Retegui e Gattuso
Doppio aggiornamento fornito da Opta dopo il successo dell’Italia contro Israele. “Mateo Retegui è il 1° giocatore dell’Italia a segnare almeno due marcature multiple nella stessa edizione delle qualificazioni alla Coppa del Mondo (doppiette contro Estonia e Israele), da Inzaghi (tre) e Del Piero (due) alle qualificazioni al Mondiale 2002. Bomber”. Poi: “Gennaro Gattuso è diventato il quinto CT dell’Italia a vincere tutte le sue prime quattro partite alla guida degli Azzurri, dopo Azeglio Vicini, Antonio Conte, Edmondo Fabbri e Schiavio-Piola. Ringhio”.
Italia-Israele: le parole di Gattuso e Retegui
Al termine del match, il commissario tecnico e l’attaccante hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni a Rai Sport. Prima l’allenatore: “Siamo stati bravi, la partita di un mese fa ce la ricordiamo tutti. Complimenti ai ragazzi, che hanno coperto bene il campo. Sono soddisfatto per non aver preso gol, grande spirito. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, oggi avevamo tutto da perdere. Si è parlato tantissimo, ma siamo stati molto bravi. Marzo? Dobbiamo sperare di non perdere giocatori. A novembre avremo due partite serie e proveremo forse qualcuno che ha avuto poco spazio, per formare una squadra che riesce a stare bene dentro e fuori dal campo”.
Poi l’italo-argentino poco dopo: “Sono molto contento, è molto importante quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto bene, siamo in crescita e questa è la cosa più importante. Adesso dobbiamo riposare, migliorare e stare con i piedi per terra. Vediamo cosa facciamo alla prossima sosta, per noi molto importante“.






