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Ferrari senza pace, disastro già annunciato: peggio del 2025

Dopo aver chiuso la stagione 2025 con molta amarezza, per la Ferrari continuano le delusioni. A Maranello non c’è pace e il 2026 non comincia bene.

La Ferrari ha chiuso la stagione 2025 di Formula 1 con più domande che risposte. Doveva essere l’anno del rilancio definitivo, quello della stabilità tecnica e della maturità del progetto, e invece si è trasformato in un percorso logorante, privo di veri picchi e segnato da una sensazione costante di incompiutezza. Il bilancio finale racconta una Rossa mai realmente in lotta per il titolo e incapace di inserirsi con continuità nel confronto con McLaren, Red Bull e Mercedes. Il dato più pesante riguarda Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, arrivato a Maranello con l’obiettivo di portare esperienza e leadership, ha vissuto una delle stagioni più difficili della sua carriera: zero podi nei Gran Premi, un adattamento mai davvero completato alla monoposto e la sensazione di guidare spesso in difesa, più che all’attacco. Un’annata che non cancella il valore del pilota, ma che ha certificato come la Ferrari non sia riuscita a metterlo nelle condizioni di fare la differenza.

Stemma Ferrari
Ferrari senza pace, disastro già annunciato: peggio del 2025 – Sportitalia.it (screen Youtube)

Non è andata molto meglio a Charles Leclerc. Il monegasco ha alternato prestazioni solide a weekend opachi, mostrando ancora una volta velocità sul giro secco e intelligenza in gara, ma senza mai riuscire a vincere un Gran Premio. Alcuni podi e piazzamenti di rilievo non sono bastati a mascherare un limite strutturale. La Ferrari 2025 non aveva la costanza necessaria per sostenere una vera corsa al vertice, la verità è semplicemente questa. Troppo spesso Leclerc si è trovato a massimizzare un potenziale inferiore rispetto ai rivali, trasformando il talento in gestione più che in aggressione. Per Maranello, il 2026 non è quindi una semplice nuova stagione, ma un passaggio obbligato. Con il cambio regolamentare alle porte, la Ferrari è chiamata a dare risposte concrete, non solo in pista ma anche a un ambiente che vive di aspettative e memoria storica. I tifosi chiedono segnali chiari, una direzione tecnica definita, ma i presupposti per il 2026 non sembrano dei migliori.

Doccia fredda Ferrari, la previsione del supercomputer è pessima

In questo clima già carico di pressione, è arrivata una previsione destinata a far discutere. Nei Paesi Bassi, un sofisticato supercomputer ha elaborato una simulazione del Mondiale di Formula 1 2026, incrociando dati tecnici, trend recenti, regolamenti e prestazioni attese dei power unit. Il risultato, per la Ferrari, è tutt’altro che rassicurante. Secondo questa proiezione, la lotta per il titolo non riguarderebbe affatto la scuderia di Maranello. Al centro della scena ci sarebbero ancora una volta McLaren, Mercedes e Red Bull, con un campionato estremamente equilibrato ma popolato da nuovi protagonisti. In testa alla classifica virtuale emergerebbe George Russell, seguito a brevissima distanza da Max Verstappen e Lando Norris. Un quadro che suggerisce una continuità di potere tecnico lontana anni luce dalle ambizioni ferrariste.

Leclerc e Hamilton
Doccia fredda Ferrari, la previsione del supercomputer è pessima – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il dato più allarmante, però, riguarda i piloti della Rossa. Nella simulazione, Hamilton e Leclerc finirebbero nelle retrovie: ottavo il britannico, decimo il monegasco, entrambi sotto quota 100 punti. Numeri che, seppur frutto di un modello teorico, fotografano uno scenario quasi traumatico, soprattutto se confrontati con una stagione 2025 già giudicata insufficiente. Ancora più se si considera che cinque piloti supererebbero i 300 punti, a testimonianza di un equilibrio generale che però escluderebbe la Ferrari dalla partita che conta. Una simulazione non è una sentenza. A Maranello si lavora sotto traccia su una vettura completamente nuova, pensata per interpretare al meglio la rivoluzione tecnica del 2026. Tuttavia, queste previsioni hanno il merito, o il difetto, di mettere il dito nella piaga. La Ferrari non può più permettersi di vivere di speranze o di promesse future.

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