Trapattoni compie gli anni: quella volta in cui si è salvato per miracolo

Giovanni Trapattoni festeggia 82 anni. Ma, come tiene a sottolineare l’allenatore di Cusano Milanino, “non è in pensione, non ancora”.

Giovanni Trapattoni
Giovanni Trapattoni, sette scudetti in Italia, 82 anni (Getty Images)

Trapattoni, 82 anni

Anche se qualche tempo fa il Trap ha ringraziato il fatto di non essere andato al lavoro. É  stato lo stesso tecnico, sette scudetti tra Juve e Inter, l’allenatore più vincente all’estero considerando i titoli con Bayern Monaco, Benfica e Salisburgo, a rivelare un episodio sconcertante che fa parte della sua immensa carriera.

Era il 2016. Invitato dalla federazione della Costa d’Avorio ad assumere il ruolo di commissario tecnico della nazionale degli elefanti, il Trap avrebbe dovuto essere ospite del resort di Gran Bassam, Teatro di un eccidio compiuto da terroristi islamici che ha provocato la morte di 18 persone e il ferimento di altre 33.

“Credo sia stata una intercessione di mia sorella Romilde che era mancata da poco – ha raccontato Trapattoni al giornalista e amico Marco Bernardini – dovevo partire per la Costa d’Avorio per iniziare un nuovo lavoro. Sono scampato a una carneficina compiuta da persone che si nascondono dietro l’alibi di una guerra di religione. Credo non sia più il tempo di andare in giro per il mondo”.

LEGGI ANCHE > Tennis ATP Acapulco, minaccia di morte l’arbitro: squalificato – VIDEO

Giovanni Trapattoni
Giovanni Trapattoni, quarant’anni di panchina con diciassette tra Club e Nazionali (Getty Images)

Una carriera immensa

Trapattoni, che festeggia oggi 82 anni, ha trascorso una vita intera sui campi di calcio. Prima come giocatore, vestendo le maglie di Nazionale, Milan e Varese, poco più di 300 presenze ufficiali; poi come allenatore. Una carriera di oltre quarant’anni in panchina con tantissime esperienze diverse: quello con la Costa d’Avorio sarebbe stato il suo 17esimo contratto pluriennale. L’ultimo era stato quello in Irlanda, sei anni, con la nazionale dell’EIRE dal 2008 al 2013.

Ma il Trap, suo malgrado, è stato anche un fenomeno mediatico: dal suo “Struuunz!” urlato durante una leggendaria conferenza stampa a Monaco di Baviera, dove vinse la Bundesliga; al “cat is in the sack” (non dire gatto se non l’hai nel sacco) in un altro colloquio giornalistico. Indipendentemente dalle questioni di bandiere e campanile Trapattoni resta uno dei personaggi più amati del calcio italiano. Migliaia i messaggi di auguri che gli sono pervenuti da ogni parte del mondo.

Impostazioni privacy