Dramma Ronaldinho, un amico rivela: “Sta rischiando la vita”

L’ex pallone d’oro e stella del Milan Ronaldinho sarebbe in piena crisi a causa dell’alcol: un amico ne parla con i giornali perché spera di convincerlo a farsi aiutare

Ronaldinho
Depressione e crisi per Ronaldinho dopo la morte della madre (Getty Images)

Si è rivolto ai giornalisti solo nel tentativo di salvare la vita al suo amico, l’ex pallone d’oro, numero 10 storico di Milan, Barcellona, Flamengo e Seleçao: il frande Ronaldinho.

Ronaldinho sulla via dell’alcolismo

Ronaldinho Gaucho starebbe attraversando un momento drammatico. L’ex calciatore, che qualche mese fa era rimasto quasi sei mese in carcere a causa di una vicenda di passaporti falsi e di visti irregolari, sarebbe sulla strada dell’alcolismo.

La casa dove vive Ronaldinho, una splendida tenuta nei pressi di Porto Alegre, nel Rio Grande do Sul, sarebbe ben nota alle forze dell’ordine che sarebbero intervenuti in diverse occasioni per feste spinte. In un’occasione un paio d’anni fa qualcuno aveva chiamato la polizia parlando anche di una sparatoria. I suoi problemi con la giustizia erano stati parecchi dopo la fine della sua carriera: si era parlato di evasione fiscale, di traffico di denaro poco chiaro e anche di abuso edilizio proprio per la realizzazione della sua tenuta.

LEGGI ANCHE > Calciomercato Juventus, scelta la prossima squadra di Ronaldo: c’è la conferma

 “Beve fino a svenire”

Ma la situazione è precipitata negli ultimi giorni, dopo la moglie di Dona Miguelina, sua madre, scomparsa il 20 febbraio scorso a 71 anni a causa del Covid. Ronaldinho è rimasto sconvolto da quanto è accaduto, addolorato dal fatto di non averle potuto dire addio. Da allora il giocatore si è rinchiuso nella sua fortezza, presidiata da un plotone di guardie armate del suo servizio d’ordine. Non è praticamente mai uscito, dando tuttavia feste continue, una dietro l’altro.

Un suo amico che ha voluto restare anonimo ha rivelato che Ronaldinhobeve per ore, dalla sera alla mattina successiva in modo folle, vodka, whisky, gin fino a crollare semisvenuto. Non è autosufficiente. Deve farsi portare a letto. Quando si sveglia ricomincia da capo. Siamo convinti che stia cercando di uccidersi, rifiuta qualsiasi aiuto e allontama chi gli dica che ha bisogno di farsi aiutare”.

Ronaldinho è stato la bandiera non solo del Milan, ma anche del Barcellona, del Flamengo e dell’Atletico Mineiro.

LEGGI ANCHE > Inter, altri due positivi al Covid: rinviato il match con il Sassuolo

La carriera di Ronaldinho

In carriera Ronaldinho ha vinto il Mondiale di calcio nel 2002, un Mondiale Under 17, una Confederations Cup, una Coppa America e un bronzo alle Olimpiadi di Pechino. Con i suoi club ha conquistato uno scudetto (Milan), una Champions League, una Copa Libertadores, una Recopa Sudamericana, due Liga e due supercoppa di Spgna (Barcellona), un campionato Carioca (Flamengo) un campionato Mineiro (Atletico). In tutot ha segnato 266 gol in 699 partite in carriera.

Dopo la fine della sua carriera Ronaldinho ha tentato di diventare testimonial globale per alcuni marchi, un po’ come aveva fatto con successo Pelé. Diverse le aziende che gli avevano dato fiducia, in particolare la Nike, prima di allontanarsi a causa dei suoi problemi e delle indagini che lo avevano coinvolto. Il 2020 è stato un anno terribile per lui: l’arresto in Paraguay, 171 giorni di carcere e la malattia della madre. Dal giorno della scomparsa di Dona Miguelina, non sarebbe mai uscito di casa.

Impostazioni privacy