Ibrahimovic, ennesimo passo falso: a distanza di qualche ora dall’espulsione di Parma, il fuoriclasse svedese ha preso un altro cartellino rosso 
Non smette di far discutere, Zlatan Ibrahimovic. Finito nell’occhio del ciclone a causa del cartellino rosso ricevuto dall’arbitro Maresca nel secondo tempo della sfida contro il Parma, vinta dal Milan con un netto 3-1, il trentanovenne fuoriclasse svedese è incappato in un ennesimo passo falso, destinato inevitabilmente a scatenare roventi polemiche.
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L’episodio che ha sollevato un putiferio è avvenuto domenica all’ora di pranzo, in pieno centro a Milano. Ibrahimovic, insieme ad altre persone tra cui l’ex giocatore del Milan Ignazio Abate, si è presentato intorno alle 13-30 in un noto ristorante del capoluogo lombardo, del cui proprietario si dice sia molto amico. Il titolare del locale, Tano Simonato, ha accolto i suoi ospiti all’interno del suo ristorante insiem ai quali è stato poi immortalato in un inequivocabile scatto fotografico. Nessun’azione riprovevole, se non fosse che l’intera Regione Lombardia nella giornata di ieri era considerata zona rossa. Quindi per tutti i locali, bar e ristoranti in primis, c’era l’obbligo di rimanere chiusi. 
Ibrahimovic, violata la zona rossa:probabile una multa da parte della società
Violazione del protocollo anti-Covid e di tutte le norme precauzionali di contenimento del virus: uno scivolone clamoroso da parte di Ibrahimovic, non nuovo a comportamenti un po’ troppo sopra le righe in particolare da quando ha fatto ritorno in Italia per giocare di nuovo nel Milan.
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Dalla discussa partecipazione a Sanremo alle accuse di aver partecipato ad alcune battute di caccia piuttosto cruente, fino al passo falso compiuto ieri. A questo punto non è da escludere che la società rossonera decida di infliggere una multa pecuniaria al suo illustre tesserato; del resto, sulle norme anti-Covid non c’è molto da scherzare e per averle violate Ibrahimovic potrebbe subire anche una sanzione amministrativa da parte delle autorità cittadine.
