Rinnovo Donnarumma, spunta un’altra pretendente: la decisione del Milan

Rinnovo Donnarumma, nessun accordo ufficiale sul futuro del portiere e spunta un’altra pretendente: la decisione del Milan è chiara

Il Milan sta per tornare in Europa dalla porta principale, quella Champions League che ha inseguito negli ultimi anni e per tutti è una bella rivincita. Ma per Gigio Donnarumma non sembra essere stimolo sufficiente a firmare il rinnovo con i rossoneri e la telenovela continua.

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma (Getty Images)

A parole, in realtà poche, lui ha sempre professato amore e fedeltà ai colori. Nei fatti può dimostrarlo con una firma che non  arriva per il tira e molla di Mino Raiola con il club. E così tutte le altre monitorano la situazione, con una nuova pretendente pronta ad aggiungersi all’elenco.

Secondo ‘todofichaje.net’ infatti anche l’Atletico Madrid sta pensando a Donnarumma per la prossima stagione. Diego Simeone lo considera il sostituto adatto di Oblak in caso di partenza del suo attuale portiere titolare. Dovrà mettersi in fila però perché da tempo sia il PSG che il Cheldsea e il Manchester United hanno messo gli occhi sul numero uno della Nazionale. Sullo sfondo poi c’è la Juventus che per ora non si è esposta.

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Rinnovo Donnarumma, le parle di Maldini e Costacurta fanno capire come ragiona il Milan

Qual è al momento la situazione contrattuale di Donnarumma al Milan? Raiola per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno ha chiesto non meno di 10 milioni più bonus a stagione. Il club invece è fermo a 8 milioni più bonus e non salirà, anche per non  sfiorare il tetto salariale che la società ha imposto da tempo.

(Getty Images)

Lo ha fatto capire chiaramente Paolo Maldini subito prima della partita di Parma sabato scorso, dicendo che gli affari devono essere fatti in due. Come lui la pensa anche un compagno di tante battaglie in campo, Alessandro Costacurta: “Non riesco a entrare nella testa di Donnarumma – ha detto a Sky Sport – perché sono completamente diverso da lui. Anche noi avevamo procuratori forti, influenti ma abbiamo deciso di rimanere lo stesso al Milan senza troppi fronzoli. Abbiamo guadagnato di meno di quanto potevamo guadagnare in carriera, siamo rimasti al Milan per scelta”.

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