Superlega, era attesa da giorni la presa di posizione del Paris Saint Germain: arriva l’annuncio del presidente del club parigino, Nasser Al-Khelaifi
Aveva brillato per il suo silenzio. L’esplosione della ‘bomba’ chiamata Superlega ha scatenato la reazione di politici, governanti, dirigenti di club e istituzioni sportive nazionali e internazionali. Tutti si sono espressi sullo strappo dei 12 grandi club che di fatto hanno spaccato il mondo del pallone. O meglio, quasi tutti: l’unico grande club a non aver ancora preso una posizione ufficiale era il Paris Saint Germain, considerato da più parti come un possibile tredicesimo cofondatore della nuova organizzazione calcistica.
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Invece, un po’ a sorpresa e con una tempistica inattesa, nel corso del pomeriggio è arrivata con un effetto deflagrante la dichiarazione ufficiale del presidente del Psg, lo sceicco Nasser Al-Khelaifi, la cui presa di posizione è destinata in un modo o nell’altro a far discutere tutto il mondo del calcio.
Superlega, il presidente del Psg dice no ai 12 club: “Stiamo dalla parte dell’Uefa”
Nette, inequivocabili, le dichiarazioni di Al-Khelaifi che rischiano di spostare significativamente gli equilibri in quella che si annuncia come una vera e propria battaglia politico-sportiva: “Il Psg ha la ferma convinzione che il calcio sia uno sport per tutti. Sono coerente su questo punto fin dall’inizio. Va ricordato che come squadra di calci, siamo una famiglia e una comunità, il cui cuore sono i nostri sostenitori, dobbiamo ricordarlo sempre”.
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Dichiarazioni forti e di grande impatto da parte del presidente del Psg che in seguito precisa: “Sono onorato della fiducia riposta in me dai miei colleghi dell’ECA per rappresentarli nel Comitato Esecutivo della UEFA. Il calcio europeo è in un momento cruciale, in cui tutte le parti interessate devono lavorare insieme, in buona fede, per proteggere lo sport che tutti amiamo”. Il fronte degli oppositori alla Superlega incassa un punto importante a proprio favore.
