L’addio al calcio di un ex giocatore della Juventus: “Voglio essere libero”

L’ex giocatore della Juventus Sami Khedira ha deciso di lasciare il calcio a 34 anni e in anticipo rispetto alle sue opzioni di mercato e al contratto in essere con l’Hertha Berlino

Sami Khedira
Sami Khedira, cinque anni e cinque scudetti con la Juventus (Getty Images)

“É  una questione di rispetto nei confronti del mio corpo e della mia famiglia, voglio fare anche altre cose, voglio essere libero. Il calcio era tutto e non può più essere così….” Con una dichiarazione estremamente emotiva Sami Khedira, 34 anni, ex della Juventus e del Real Madrid ha annunciato il suo addio al calcio.

Khedira, addio al calcio

Un ritiro che per la verità ha colto molti di sorpresa: perché Khedira era sotto contratto con l’Hertha Berlino che aveva investito parecchio su di lui e perché il club aveva offerto più volte al giocatore un rinnovo del contratto in scadenza a fine giugno. Ma Khedira ha deciso di rompere gli indugi e di ritirarsi.

Cinque scudetti e una finale di Champions League con la Juventus di Massimiliano Allegri, Khedira ha vinto il Mondiale nel 2014 con la Germania di Löw. Centrocampista di grandissimo talento che si è imposto all’attenzione generale fin dalle giovanili dell’Oeffingen, Khedira ha firmato il suo primo contratto professionistico con lo Stoccarda passando prima al Real Madrid dove ha giocato per cinque stagioni e poi alla Juventus.

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Sami Khedira
Sami Khedira con la maglia dell’Hertha Berlino, il suo ultimo club (Getty Images)

Un Mondiale e cinque scudetti

Tra esordio nella Regionalliga tedesca, campionati, coppe nazionali e coppe europee Khedira ha raccolto 481 presenze e 50 gol, 21 dei quali marcati in bianconero. Ben 77 le sue presenze con il Mannschaft tedesco, sette i gol.

Khedira ha deciso di non voler più ignorare la stanchezza: “É una giornata difficile, sabato giocherò la mia ultima partita ufficiale. Ho deciso. Quindici anni di calcio professionistico sono molti e hanno lasciato il segno. Devo essere onesto circa le mie condizioni: non posso chiedere di più a un fisico che ha dato tutto. Voglio godermi anche altre cose. Sono grato a tutti le squadre nelle quali ho militato e a tutti i miei compagni e avversari. La gratitudine supera di gran lunga qualsiasi senso di rimpianto e di rivalsa. Per me il calcio era ed è tutto. Ma è il momento di pensare anche ad altro”.

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