Giro d’Italia, 17esima tappa: Bernal in affanno, si riduce il vantaggio

Un altro arrivo in salita nel corso della 17esima tappa del Giro d’Italia che porta i ciclisti a Sega di Ala, in un finale vivacissimo Bernal si mantiene in vetta e controlla tutti suoi avversari

Egan Bernal
Una immagine di repertorio di Egan Arley Bernal Gomez, maglia rosa al Giro ma in grande difficoltà (Getty Images)

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Si conclude con una lotta senza quartiere e il leader della classifica generale, il colombiano Egan Bernal, letteralmente accerchiato dai suoi avversari. L’arrivo in salita a Sega di Ala è un autentico calvario per la maglia rosa che si ritrova in affanno ed è costretto a salvare il salvabile.

Vince in solitudine Daniel Martin che conquista la sua prima tappa anche al Giro, dopo quelle di Tour e Vuelta; dietro di lui João Almeyda. Poi Simon Yates, grande protagonista di giornata che rosicchia 53” importantissimi…

Bernal in crisi al Giro

Ancora uno splendido arrivo in salita al Giro d’Italia dopo la data di riposo. Ancora uno straordinario Egan Bernal a fare la differenza nel momento e sul tratto più impegnativo, quello che ha portato I ciclisti all’arrivo di Sega di Ala, una salita estremamente dura e selettiva. Il colombiano lascia sfogare i suoi avversari, controlla a distanza la fuga dello spagnolo di Martin è costretto a seguire la dirompente azione di Joao Almeida che insegue il fuggitivo. Ma poi deve marcare Simon Yates, controllare alle sue spalle Caruso ma alla fine riesce nel non facile compito di controllare tutti, anche se vive forse la sua giornata più difficile dall’inizio del Giro.

Una tappa estremamente nervosa per il colombiano che viene praticamente lasciato da solo a difendersi da numerosi attacchi. Torna in auge, per esempio, ieri sera che nella tappa di Cortina d’Ampezzo aveva accusato pesante ritardo, scivolando indietro in classifica generale. È proprio quello di Yates l’attacco che mette maggiormente in difficoltà Bernal.

Vince Daniel Martin con Yates che riduce considerevolmente il suo distacco; Bernal all’arrivo è stremato, ringraziando il gregario Martinez, l’unico che riesce ad accompagnarlo fino al termine.

Da sottolineare una brutta caduta che rallenta in modo forse definitivo Evenepeol, compromettendo il suo giro, ma ritarda anche Vincenzo Nibali.

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La classifica generale, la 18esima tappa

La posizione di Egan Bernal al comando del Giro è ora più incerta: sul colombiano recuperano soprattutto Yates, ma anche Damiano Caruso. Il vantaggio di Bernal sul secondo posto di Caruso, scende di tre secondi, 2.21”. Terzo Yates a 3.23”, poi Vlasov a 6.03” e Carthy a 6.09”.

Immutate le classifiche della maglia a ciclamino, sempre sulle spalle di Sagan e quella della maglia blu, confermata a Bouchard.

Dopo tanta fatica la 18esima tappa offre un tracciato molto più interlocutorio prima delle scalate di Alpe di Mera, San Bernardino, Valle Spluga e Madesimo: si va da Rovereto a Stradella, 231 km piatti con uno strappettino di quarta categoria a Castana e due traguardi veloci a Cremona e Broni. Si parte alle 11.35 con arrivo su un lungo rettilineo perfetto per i velocisti superstiti.

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