Inter, che frecciata a Conte: “C’è stata mancanza di attaccamento”

Secondo l’ex presidente dell’Inter la situazione del club è preoccupante, ma l’uomo del triplete nerazzurro parla anche di Antonio Conte. Non benissimo…

Massimo Moratti
Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, uno dei primi tifosi del club nerazzurro (Getty Images)

Massimo Moratti parla di Inter. L’occasione gli viene offerta da una lunga intervista con Peter Gomez su Il Fatto Quotidiano: e lo stesso Moratti che dopo il titolo vinto dall’Inter si entusiasmava per un successo che mancava da diversi anni, ora mette alcuni puntini sulle ‘i’.

Massimo Moratti è preoccupato

Una chiacchierata di oltre mezz’ora in diretta streaming su You Tube

Massimo Moratti si è detto molto preoccupato di quello che sta succedendo all’Inter e in modo particolare da quello che è il clima si respira intorno alla società: “Evidentemente in Cina la situazione deve essere grave e la ricaduta sull’Inter è stata pesante. Steven Zhang sta cercando di mantenere il controllo, tutto sta a capire per quanto tempo, quale sia l’autonomia finanziaria del club in questo momento”.

Si è parlato anche di un azionariato popolare: “I tifosi dell’Inter sono stati, e molti sono anche ricchi. Ma non sono così convinto che la cosa possa funzionare in Italia. Le cifre di cui l’Inter ha bisogno non possono essere recuperate in questa maniera”.

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“Conte non era attaccato all’Inter”

Moratti ha parlato anche di Superlega: “Se ne parla da anni, e non capisco perché sia stata abortita così male e così in fretta. Evidentemente c’è stato un problema di comunicazione: poteva essere una soluzione per alcuni club, certo non per tutti, ma ora sarà molto più difficile”.

Non è un mistero che Massimo Moratti non sia mai stato un grande estimatore di Antonio Conte e che quando c’era stata la possibilità di averlo in panchina, gli avesse preferito altri. Parlando del tecnico l’ex presidente dice… “Sicuramente Conte è un professionista molto serio, che ha fatto benissimo, dove va vince. Nulla da dire. La scelta di andarsene è comunque da rispettare però più che mancanza di senso di sfida parlerei di mancanza di attaccamento ai nostri colori”.

Belle parole invece per Roberto Mancini: “In vista di questo Europeo faccio il tifo per lui, gli auguro il meglio perché sta facendo davvero bene, non sono la persona più indicata a parlare di tattica ma la mia impressione è che Mancini sia davvero migliorato tanto”.

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