Juventus, incredibile attacco di un big: “Nessuno mi capisce”

Juventus, incredibile attacco di un big alla vigilia del suo esodio negli Europei di calcio: “In questi anni nessuno mi ha mai capito” 

Andrea Agnelli (Getty Images)

Dopo il debutto vincente dell’Italia che ha demolito la Turchia, oggi agli Europei 2020 di calcio tocca alle altre due squadre del girone A. Galles-Svizzera può essere già decisiva per stabilire la vera sfidante della squadra di Mancini. Ma sarà anche occasione per chi in stagione non ha avuto il giusto spazio nel suo club, come Aaron Ramsey.

Il trequartista gallese, intervistato da ‘La Repubblica’, ha attaccato pesantemente la Juventus e la sua gestione da quando è arrivato alla Continassa. Ha definito decisamente difficili le ultime due stagioni e c’entrano solo relativamente i problemi fisici che ha accusato in serie. Ha confessato di non essere arrivato proprio per certi cambiamenti ma di non essere nemmeno stato aiutato.

(Getty Images)

E poi l’affondo: “In Nazionale sono contento di avere un team che mi segue passo passo: qui mi capiscono, sanno di cosa ho bisogno e anche di che cosa ha bisogno il mio fisico. Purtroppo a volte le squadre continuano a funzionare sempre in un certo modo, anche quando un calciatore avrebbe bisogno di più attenzione”. Quindi la decisione è presa: dopo gli Europei farà di tutto per andarsene da Torino e trovare un club che gli dia fiducia.

LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Aleksander Ceferin attacca ancora la Juventus sulla vicenda Superlega

Juventus, incredibile attacco di un big: ora però Ransey vuole pensare solo al suo Galles

Intanto però Ramsey adesso deve concentrarsi sul Galles e sull’esordio con la Svizzera: “Dobbiamo pensare partita per partita, e provare a ricreare quell’atmosfera, quello spirito del 2016, come quando battemmo il Belgio. E soprattutto, mantenere quegli stessi valori di gruppo e sacrificio. Qualche sfizio devo levarmelo pure io: ho 30 anni e potrebbe essere anche il mio Europeo”.

(Getty Images)

Contro l’Italia sarà l’ultima partita del girone, lui pensa già che il destino del Galles si deciderà lì ma intanto sui concentra su oggi e sul suo nuovo ruolo. Giocare come ‘falso nove‘ lo stimola  anche se ha fatto fatica ad adattarsi. Ma è sempre meglio che on giocare, come è successo con la Juve.

Change privacy settings
×