Valentino Rossi, attacco inatteso da un collega che per lui è quasi un fratelli minore: “Non voglio avere la sua vita”. Ma c’è una spiegazione
Sono settimane di riflessioni profonde per Valentino Rossi che alla ripresa del Mondiale in Austria ai primi di agosto dirà ufficialmente quello che vuole fare. Comunque vada a finire, nulla può cancellare quello che il pilota di Tavullia ha fatto negli ultimi 25 anni di carriera, ma c’è chi non lo invidia.
Chi lo conosce bene, come Franco Morbidelli che è cresciuto sotto la sua ala protettiva, dice di non invidiarlo: Vorrei realizzarmi come pilota, ma non avere la vita di Valentino, Marquez o Doohan. Vorrei vivere la mia vita. Sono molto concentrato sulla mia vita. Mi ispiro quando vedo grandi sportivi come Marc o Vale, in quelle aree dove hanno avuto successo e io non ancora”, ha confessato a Motorsport.com
Non proprio un attacco frontale, ma certo ci vogliono spalle grosse per sopportare tutta la pressione che hanno i fenomeni e il pilota romano non si sente ancora tale. Lui ammette che non pensa quasi mai alla vittoria fine a se stessa, ma sui passi che servono per arrivarci. Se riesci ad essere una persona e un pilota migliore, la vittoria arriva di conseguenza.
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Valentino Rossi, attacco inatteso: Morbidelli potrebbe prendere quello che è stato il suo posto
Al momento però Franco Morbidelli è fermo a causa dall’operazione che ha subito al ginocchio sinistro e nessuna certezza sui tempi di rientro. Non è stata una stagione facile per lui, con la Yamaha del Team Petronas che sta accusando problemi evidenti e non gli permette di puntare al podio.
Ma il futuro potrebbe essere molto migliore. Perché dopo l’addio di Maverick Viñales alla Yamaha ufficiale, si moltiplicano le voci per un suo arrivo al fianco di Fabio Quartararo. Nel suo contratto con la Petronas fino al 2022 c’è anche la clausola per potersi liberare in caso di chiamata da parte di un team ufficiale e così potrebbe essere.
