Wimbledon, Ashleigh Barty conquista il trofeo: piegata la Pliskova

Al termine di un match molto combattuto nel corso del quale l’australiana Barty, favorita e testa di serie #1 ha rischiato molto, vengono rispettati i pronostici

Wimbledon Barty
L’australiana Ashleigh Barty vince il torneo di Wimbledon (Getty Images)

Occorrono tre set all’australiana Ashleigh Barty per conquistare il trofeo femminile di Wimbledon: la #1 del ranking e del tabellone chiude solo al terzo set 6-3, 6-7 (4) 6-3, in una finale sostanzialmente meritata nonostante la strenua resistenza di Karolina Pliskova, capace di una grandiosa rimonta nel corso del secondo set.

Wimbledon, Barty costretta a soffrire

Non èuna passeggiata per la testa di serie numero #1 Ashleigh Barty che conquista così il suo primo trofeo sull’erba di Wimbledon al termine di una partita e sicuramente sofferta contro la ceca Karolina Pliskova, testa di serie #8. Una tennista non particolarmente spettacolare ma coriacea, ostica, resistente e fisicamente in ottime condizioni.

Dopo un primo set dominato la Barty non riesce a dare continuità: arriva sul 3-1 nel secondo set e inspiegabilmente subisce parecchi colpi a vuoti accusando la rimonta della sua avversaria. Il peggiore quando sul 6-5 va a servire per vincere partita e trofeo: ma la Pliskova, con grande lucidità, non le concede nulla costringendola al tie-break e portandola al terzo set.

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Il primo Wimbledon

Il carattere della Pliskova costringe la Barty a tirare fuori i suoi colpi migliori. L’australiana deve fare valere la classifica, l’esperienza, la qualità del suo gioco che a poco a poco torna nel corso del terzo set. É  qui che l’australiana mette subito i puntini sulle ‘i’. Strappa il servizio al secondo game e poi si limita a servire bene mantenendo la palla di servizio, con grande efficacia. Quindi va a chiudere senza indecisione annullando l’unico break point della sua avversaria nel nono game, quello della vittoria, e sul ribaltamento di fronte andare a trasformare il suo primo match point.

Evidente la superiorità della Barty, con Pliskova che commette qualche errore solo nella fase finale dimostrando di essere competitiva. Per l’australiana numero uno del ranking WTA ovviamente non solo riconfermato ma consolidato.

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