Olimpiadi, la protesta di tutte le calciatrici è virale: il CIO approva – VIDEO

Le Olimpiadi sono già cominciate con diversi eventi, tra le prime a scendere in campo le calciatrici del torneo femminile che si sono inginocchiate contro il razzismo

Olimpiadi Calciatrici
La britannica Lucy Bronze in ginocchio prima del match con il Cile (Getty Images)

Knee down anche alle Olimpiadi. É la prima notizia davvero importante di una edizione dei giochi che fino a questo momento è stata condizionata soprattutto dalla paura della pandemia e dalle assenze.

Olimpiadi, le calciatrici in ginocchio

I giochi di Tokyo, in attesa della cerimonia inaugurale in programma venerdì registrano i primi eventi significativi. Le calciatrici della Gran Bretagna, all’esordio nel torneo olimpico, si sono inginocchiate prima del calcio d’inizio replicando la cerimonia del knee down che ricorda la tragica morte di George Floyd e le proteste del movimento Black Lives Matter.

Un gesto significativo dopo le intolleranze razziste seguite alla sconfitta dell’Inghilterra nella finale di Euro 2020 a Wembley che avevano toccato Sterling, Rashford e Saka. Subito dopo le leonesse anche le ragazze del Cile, le loro avversarie, si sono tutte messe in ginocchio. Per la cronaca la Gran Bretagna ha vinto 2-0, gli Stati Uniti – superfavoriti – hanno clamorosamente perso 3-0 dalla Svezia e il Brasile ha esordito con un 5-0 sulla Cina.

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Olimpiadi Calciatrici
La Svezia ha clamorosamente battuto gli USA 3-0 (Getty Images)

Il CIO approva

Subito dopo anche le calciatrici di Stati Uniti e Svezia hanno ripetuto il knee down, senza eccezioni. Il protocollo delle Olimpiadi è molto rigido e restrittivo: ci possono essere anche gravi sanzioni per gli atleti che non rispettano i regolamenti che vietano espressioni di carattere politico o sociale. Ma stavolta il CIO non è intervenuto. Anzi…

Interpellato sull’argomento il presidente del CIO Thomas Bach ha definito legittima la manifestazione del knee down: “Inginocchiarsi è permesso, non è una violazione della regola 50 – ha detto Bach – il CIO consente gesti di attivismo e sensibilizzazione sociale nell’ambito dei regolamenti di ogni singolo evento sportivo, solo prima o dopo l’inizio ufficiale degli eventi alle Olimpiadi”.

Le dichiarazioni politiche durante gli eventi, le cerimonie di premiazione o al Villaggio Olimpico sono invece ancora vietate. Una regola che esiste dalla famosa manifestazione delle Pantere Nere Tommie Smith e John Carlos. I due velocisti americani alzarono il pugno guantato di nero alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968.

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