Gregorio Paltrinieri, cos’è la mononucleosi che l’ha colpito: il motivo dell’impresa

Gregorio Paltrinieri, cos’è la mononucleosi che l’ha colpito: il motivo dell’impresa del nuotatore di Carpi, argento negli 800 stile libero

Gregorio Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri alle Olimpiadi di Tokyo (Foto: Getty)

Un vero fenomeno. Solo così può essere definito Gregorio Paltrinieri, autore nella notte di una gara spettacolare negli 800 metri stile libero alle Olimpiadi di Tokyo. Il secondo posto del nuotatore di Carpi ha un sapore davvero particolare per la condizione fisica con cui si è presentato a questi Giochi a cinque cerchi. Poco più di un mese fa, Greg, come viene soprannominato, si è ammalato di mononucleosi, interrompendo gli allenamenti. Uno stop in pieno periodo di preparazione che avrebbe compromesso la partecipazione all’evento più importante per la maggior parte degli atleti. Ma non per lui, in grado di riprendersi alla grande e di sopperire con il cuore alla mancanza di fiato. Come dichiarato da lui stesso, ha messo in acqua tutto quello che aveva, andando ben oltre i propri limiti fisici, realizzando appunto una vera impresa. Ma cos’è la mononucleosi e perchè è così grave quando colpisce uno sportiva professionista.

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Gregorio Paltrinieri, cos’è la mononucleosi che l’ha colpito: l’argento di Tokyo è una vera impresa

Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri in acqua (Foto: Getty)

La mononucleosi è una malattia infettiva che si trasmette attraverso la saliva. E’ chiaro che per un nuotatore, nel caso di Paltrinieri anche in acque libere, le possibilità di contagio sono più elevate. I sintomi, che spesso nemmeno si manifestano, includono una profonda stanchezza, astenia, malessere generale e poco appetito. La sua incubazione può durare tra i 30 e i 50 giorni. Per quanto riguarda il nuotatore italiano, quindi, è probabile sia stata presa subito dopo gli Europei di Budapest, in cui ha gareggiato sia in piscina che in mare (oro sia nella 5 che nella 10 km). A volte, nei casi più gravi, la malattia può coinvolgere anche i linfonodi, la milza, il fegato e persino il cuore e i polmoni.

Fortunatamente in questo caso gli strascichi sono stati limitati e con sintomi solo transitori. Paltrinieri è riuscito a riprendere gli allenamenti giusto prima di partire per Tokyo, recuperando un benessere complessivo. Ovviamente senza due settimane di lavoro, la sua condizione non poteva essere paragonata a quella degli altri nuotatori, rendendo l’argento ancora più difficile da raggiungere. Ora la sua Olimpiade proseguirà con i 1500 stile libero, distanza che gli ha già regalato l’oro a Rio de Janeiro nel 2016. 

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