Superlega: Juve, Real e Barcellona insistono, il tribunale gli dà ragione

A proposito di Superlega, Juventus, Barcellona e Real Madrid tornano sull’argomento con un comunicato congiunto

Superlega
Il logo della Superlega fondata da Juventus, Real Madrid e Barcellona  (Getty Images)

Juventus, Real Madrid e Barcellona tornano alla carica. Con un comunicato congiunto i tre club irriducibili che hanno firmato l’accordo della Superlega europea, gli ultimi ad abbandonare il progetto dopo la durissima reazione della UEFA, ribadiscono il loro coinvolgimento nel progetto.

Superlega, i club non mollano

A inizio mese il Tribunale amministrativo di Madrid aveva imposto alla UEFA di sospendere qualsiasi iniziativa vessatoria nei confronti dei tre club: “Nel pieno diritto di esercitare la propria autonomia imprenditoriale in fatto di creazione e gestione di eventi sportivi”. Un atto che per quanto sia tutta da interpretare a livello giuridico, per peso e competenza, ha in qualche modo di nuovo riacceso l’autorevolezza dei club che non hanno mai abbandonato l’idea della Superlega.

Di qui la decisione dei tre club di tornare a parlare di Superlega. E di farlo con un comunicato congiunto.

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Il comunicato congiunto

Questo il testo del comunicato concordato dai tre club che salutano con soddisfazione la decisione del Tribunale di Madrid. Un’opportunità per annunciare la propria volontà di proseguire nel progetto Superlega.

“FC Barcellona, Juventus e Real Madrid CF prendono atto con soddisfazione della decisione del tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori di European Super League, inclusi il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club sottoscritti e la rimozione delle penali e delle restrizioni imposte agli altri nove club per evitare il procedimento disciplinare di UEFA.

Il Tribunale ha accolto la richiesta formulata dai promotori di European Super League, ha respinto il ricorso di Uefa e confermato l’intimazione a UEFA che, qualora quest’ultima non si conformasse alla decisione, ne scaturirebbero ammende e responsabilità penali. Il caso sarà valutato dalla Corte di Giustizia Europea, che analizzerà la posizione monopolistica di UEFA sul calcio europeo.

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Superlega Agnelli
Andrea Agnelli, presidente della Juventus, in aperta polemica con la UEFA (Getty Images)

“UEFA inadeguata”

È nostro dovere occuparci dei gravi problemi che affliggono il calcio. UEFA si è accreditata come legislatore, operatore esclusivo e unico titolare riconosciuto dei diritti delle competizioni europee, nonché organizzatore. Questa posizione monopolistica e in conflitto d’interessi danneggia il calcio e il suo equilibrio competitivo. Come dimostrato ampiamente, i controlli finanziari sono inadeguati e sono stati applicati impropriamente. Ai club partecipanti alle competizioni europee dovrebbe essere garantito di governare le competizioni.

“Il progetto Superlega va avanti”

“Siamo felici – prosegue il testo del comunicato – che da ora in avanti, non saremo più oggetto delle attuali minacce della UEFA. Il nostro obiettivo è di continuare a sviluppare il Progetto di Super League in modo costruttivo e collaborativo. Contando sul contributo di tutti gli stakeholders del calcio. Tifosi, calciatori, allenatori, club, leghe e federazioni nazionali e internazionali. Siamo consapevoli del fatto che alcuni elementi della nostra proposta potrebbero essere rivisti e, naturalmente, potranno essere implementati attraverso il dialogo e il consenso. Rimaniamo fiduciosi nel successo di questo progetto che sarà sempre rispettoso della normativa dell’Unione Europea”.

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