Valentino Rossi, le nozze mancate con la Ferrari: ora sappiamo perchè

Valentino Rossi, le nozze mancate con la Ferrari: ora sappiamo perchè. Il Dottore racconta quando fu a un passo dalla Rossa di Maranello

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Valentino Rossi e la Ferrari (Getty Images)

Nonostante l’annuncio del ritiro ufficiale dalle competizioni al termine della stagione, Valentino Rossi continua ad avere i riflettori e le attenzioni dei mass media puntati addosso. Il centauro di Tavullia, nove volte campione del Mondo, è impegnato in questi giorni a tracciare un bilancio conclusivo della sua straordinaria e lunghissima carriera sulle due ruote. Tra aneddoti, ricordi e uno sguardo puntato su un futuro ancora in parte da decifrare, il Dottore ha rilasciato un’intervista a Il Venerdì di Repubblica in cui tra le altre cose è tornato a raccontare nei dettagli un momento di possibile svolta dell sua carriera.

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In attesa che i problemi emersi con il suo nuovo team di MotoGP si risolvano, Valentino Rossi ha spiegato le ragioni che lo spinsero, nel lontano 2006, a dire no alla possibilità di abbandonare la MotoGp per approdare in Formula 1 alla guida della Ferrari: “Feci il primo test con la Ferrari di Michael Schumacher a Fiorano nel 2004: per scherzo, diciamo. In realtà io nasco come pilota di macchine, da bimbo mio papà Graziano mi faceva correre con i kart perché le moto – diceva – erano pericolose. Anche lì cercavo la velocità. E così quando ho provato l’ho fatto sul serio e sono andato molto bene. Quelli della Ferrari erano rimasti a bocca aperta”.

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Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi, il perchè di quel clamoroso ‘no’ alla Ferrari: “Troppa gavetta”

Il sogno di guidare la Rossa era davvero a un passo, ma a distanza di quindici anni Valentino Rossi spiega le ragioni di un gran rifiuto che fece scalpore: “Alla fine del 2006 c’è stata questa grande possibilità. Un sogno. Però non sarei subito diventato un pilota della Rossa: avrei dovuto prima fare la gavetta, guidando negli junior team della F1. Poi sarebbe dipeso dai risultati. Ci ho pensato su: non ero ancora pronto a smettere con le moto”. Una scelta rivelatasi poi azzeccata: “Non ho rimpianti – chiarisce il Dottore – anche perché poi sono arrivate le vittorie mondiali del 2008 e 2009, la gara di Laguna Seca con Stoner, il sorpasso a Lorenzo a Barcellona, un grandissimo 2015, due volte vice-campione del mondo nel 2014 e nel 2016. Niente male insomma”.

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