Valentino Rossi, la rivelazione del padre: “C’era un progetto super”. Graziano Rossi svela un retroscena in un’intervista alla Gazzetta dello Sport
Quando un fuoriclasse come Valentino Rossi annuncia il ritiro dalle competizioni mettendo la parola fine a una carriera dipanatasi per la bellezza di un quarto di secolo, è praticamente automatico ripercorrerne i momenti più belli e sigificativi. Così, dopo la conferenza stampa in cui il Dottore ha annunciato di aver appeso tuta e casco al chiodo, è tutto un fiorire di ricordi, testimonianze e aneddoti da parte di conoscenti, amici, colleghi e avversari storici. Ora è il turno di una delle persone più importanti e rappresentative della vita di Valentino Rossi, il padre Graziano. A sua volta ex pilota del Motomondiale, talentuoso ma discontinuo, Rossi sr ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha ovviamente parlato a lungo del suo rapporto con il più celebre figlio svelando un retroscena rimasto finora parzialmente inedito.
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Graziano Rossi ha rivelato che nel 2006, nel periodo aureo della carriera di Valentino in cui vinceva un titolo mondiale dopo l’altro in MotoGP, si fece strada l’ipotesi concreta di un passaggio del figlio in Formula 1 alla guida della Ferrari. Un progetto ambizioso voluto fortemente dal presidente della casa di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo, grandissimo estimatore di Valentino e convinto che anche sulle quattro ruote il campione di Tavullia avrebbe potuto vincere titoli a ripetizione. Alla fine, dopo un periodo di test e prove ripetute sul circuito di Fiorano, Valentino Rossi decise di rimanere in MotoGP rinunciando alla richissima proposta della Ferrari.
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Valentino Rossi, la rivelazione del padre: “Cercai di convincerlo a dire sì”
Graziano Rossi a distanza di quindici anni svela nel merito un particolare curioso: “Io ero molto affascinato da questa possibilità e cercai di convincerlo ad accettare – ha raccontato Rossi sr. parlando di quella trattativa –. Valentino, che invece ha molto più i piedi per terra di me, si rese presto conto che sarebbe stato più divertente continuare con la moto. Facendo i test con la Ferrari capì che in Formula 1 il pilota contava poco, mentre era conscio della sua importanza sulle due ruote”.
