Mancini non chiude la porta ma avverte: “Si comporti da professionista”

Conferenza stampa di Roberto Mancini dopo il rientro a Coverciano della Nazionale campione d’Europa, con qualche messaggio mirato a presenti e assenti

Roberto Mancini
Roberto Mancini, prima conferenza stampa a Coverciano dopo l’Europeo (Getty Images)

L’Italia ha vinto e il titolo europeo di Wembley ha rilanciato le quotazioni azzurre un po’ ovunque. Un bel salto in classifica FIFA, un credito di credibilità non indifferente. Un bel saldo anche per le squadre che ora si ritrovano con giocatori che valgono non meno del 15-20% in più rispetto a giugno.

Mancini e Jorginho

Il CT della nazionale azzurra cerca in tutti i modi di evitare che prosegua quel clima da luna di miele che arriva dopo ogni vittoria. L’appagamento va combattuto: “Si ricomincia come prima – dice il CT azzurro – non è cambiato nulla e nulla deve cambiare. Dobbiamo avere la stessa voglia e la stessa mentalità che questo gruppo di lavoro aveva prima della vittoria di Wembley anche per ché da qui al Mondiale abbiamo la possibilità di crescere ancora”.

Jorginho ha vinto Champions League ed Europeo: “Per quanto mi riguarda meriterebbe anche il Pallone d’Oro. Adesso ha vinto, ma in realtà sta facendo molto bene da anni”.

L’Italia ha conquistato il rispetto e la considerazione di molte avversarie: “Sicuramente la considerazione nei nostri confronti è cambiata, oggi dopo il successo europeo molti ci guardano in modo diverso, forse con maggiore considerazione”.

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Roberto Mancini
Tre partite in sei giorni per la nazionale azzurra di Roberto Mancini (Getty Images)

Il messaggio a Kean

Kean torna in nazionale dopo il clamoroso taglio alla vigilia degli Europei avvenuto per motivi disciplinari. Una seconda opportunità per il calciatore che è tornato alla Juventus, e Mancini fa capire che potrebbero non essercene altre: “Quando l’abbiamo lasciato a casa gli avevamo detto che la porta era aperta e che sarebbe tornato. Ora è qui. É un giocatore che ha grandi qualità, deve semplicemente dimostrarle. Giocare, stare tranquillo. E comportarsi da professionista”.

L’Italia gioca giovedì a Firenze con la Bulgaria, domenica a Basilea con la Svizzera e mercoledì a Reggio Emilia con la Lituania. Con tre vittorie la qualificazione sarebbe praticamente aritmetica, in attesa delle ultime due gare con la Svizzera in Italia e con l’Irlanda del Nord a Belfast.

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