Eto’o, il suo futuro è in politica: i programmi del bomber del Triplete Inter

Samuel Eto’o fa sempre notizia, l’attaccante camerunense dell’Inter, grande protagonista del triplete vinto con Mourinho si appresta a una carriera in politica

Samuel Eto'o
Samuel Eto’o con la maglia dell’Inter, stagione 2009/10 (Getty Images)

Il traguardo immediato è la poltrona di presidente della Federcalcio del Camerun, ma il vero obiettivo è un ruolo guida al governo. Come ministro dello sport se non addirittura come primo ministro.

Eto’o scende in campo

Samuel Eto’o in Camerun è considerato una grande gloria nazionale, una delle personalità più popolari del paese se non la più popolare in senso assoluto. L’ex attaccante di Inter e Sampdoria, chiusa la sua carriera agonistica, non ha mai nascosto di non avere ambizioni per tentare la carriera di tecnico o di dirigente. Ha guadagnato moltissimo facendo il testimonial in Spagna e Francia ma anche negli USA, poi ha cominciato a interessarsi alle dinamiche della politica nel suo paese d’origine.

Il Camerun si appresta a rinnovare i quadri della sua federazione l’11 dicembre. Eto’o è amato dalla gente, ma temutissimo dai dignitari e dalla classe dirigente del paese. Qualche tempo fa un’inchiesta pubblicata poche ore dopo che Eto’o aveva dichiarato di voler concorrere alla presidenza aveva evidenziato che il presidente della federcalcio camerunense non può avere una doppia nazionalità. E in effetti Eto’o ha anche il passaporto spagnolo.

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Samuel Eto'o
Samuel Eto’o in una delle sue ultime immagini con la maglia del Camerun (Getty Images)

Dall’Inter alla Federcalcio

Gli equilibri politici del Camerun sono molto precari e instabili. Sono tanti i problemi legati alla corruzione e alla credibilità. Basti pensare che i giornalisti qualche giorno fa non sono stati ammessi alla conferenza stampa del match delle qualificazioni dei mondiali contro il Malawi per via dei protocolli Covid… Una conferenza stampa senza stampa. Un episodio che ha aperto una crisi nazionale tra i giornalisti e la dirigenza sportiva.

Il tutto in paese dove la Federcalcio non riconosce la Lega che organizza il campionato: lunghissimo il braccio di ferro tra le due massime strutture organizzative del calcio nazionale concluso con un processo al TAS di Losanna che ha sciolto la Lega dando ragione alla Federazione. In tutto questo Eto’o si candida con il proclama “esperienza e trasparenza” contro un sistema che a quanto pare non lo vuole. Non sarà facile…

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