Balotelli, la rivelazione dell’ex compagno è inquietante: “Usava l’accendino”

Balotelli, la rivelazione dell’ex compagno è inquietante: “Usava l’accendino”. Clamorose dichiarazioni del centrocampista finlandese Skrabb

Balotelli
Mario Balotelli (LaPresse)

Mario Balotelli continua, imperterrito, a far parlare di sè. Nonostante gli innumerevoli fallimenti a livello tecnico accumulati dall’ex talento cresciuto nelle giovanili dell’Inter, qualsiasi suo comportamento o gesto che sia ottiene una risonanza mediatica straordinaria. E c’è da riconoscere in effetti che il trentunenne attaccante attualmente in forza ai turchi dell’Adana Demirspor non abbia mai fatto nulla in tanti anni di carriera per diventare una persona ‘normale’ e tenere lontane dicerie e pettegolezzi di ogni risma.

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L’ultima ennesima testimonianza che conferma l’ingestibilità di Balotelli, soprattutto dal punto di vista umano, risale a poche ore fa e il suo autore è il ventiseienne centroampista del Brescia, il finlandese Simon Skrabb. In un’intervista rilasciata al magazine scandinavo Expressen, Skrabb ha rilasciato dichiarazioni a dir poco inquietanti sulla scorsa stagione quando super Mario indossò la maglia delle Rondinelle: “Ho subito pensato che fosse un bravo ragazzo. All’inizio era una sorta di capitano per la squadra – ha dichiarato Skrabb -. Poi è arrivato il lockdown ed è un po’ sparito. Era un po’ strano, inseguiva le persone con accendini e lacca per capelli per dargli fuoco. Non sapevi mai che cosa si sarebbe potuto inventare”.

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Skrabb
Simon Skrabb (Lapresse)

Balotelli, il ricordo di Skrabb: “Era l’unico che parlava inglese, mi ha fatto da interprete”

Il ricordo del centrocampista finlandese si Balotelli non è legato solo all’ultima sua follia: “A Brescia nessuno parlava inglese e la prima volta ho avuto proprio Mario come interprete. Ricordo che all’inizio è stato tutto incredibile. Quando sono arrivato è stato un inverno bellissimo”.

L’esperienza di Super Mario a Brescia si è conclusa al termine della stagione 2019-2020 senza acuti particolari: con 19 presenze e 5 gol realizzati, l’ex Milan nella stagione successiva è rimasto comunque in Lombardia, militando per metà campionato nel Monza di Berlusconi e Galliani.

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