Tennis, Jannik Sinner incoronato da un grande ex: “Salirà ancora in classifica”

Tennis, Jannik Sinner incoronato da un grande ex: “Salirà ancora in classifica”. L’altoatesino sta trascinando l’Italia in Davis

Da un paio di settimane Jannik Sinner è diventato un uomo in missione. Non doveva giocare le Nitto ATP Finals di Torino e invece ha dato spettacolo sfiorando la semifinale. Doveva scendere in campo nella Coppa Davis come numero 2 azzurro e invece l’infortunio di Matteo Berrettini gli ha spalancato le porte per essere il leader.

Jannik Sinner (LaPresse)

A 20 anni, il talento azzurro è lanciatissimo e chi conosce bene la materia è pronto a scommettere su di lui. Nicola Pietrangeli, intervistato su Ubitennis.com, è convinto che questo sia soltanto l’inizio di una grande storia perché Jannik ha mezzi e testa per crescere ancora.

“L’ho detto ad inizio anno che Sinner sarebbe arrivato trai primi 10 del mondo. L’anno prossimo non sarei sorpreso di trovarlo almeno trai primi cinque. Lui è un fenomeno, ha ragione Isner. Non basta guardarlo, bisogna sentire il rumore che la palla fa sulla sua racchetta, è diverso da tutti gli altri. Questo ragazzo può battere chiunque, Djokovic compreso“.

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Tennis, Jannik Sinner incoronato da un grande ex: ma non mancano le critiche

Qualche dubbio in più invece il veterano del tennis azzurro ce l’ha su Berrettini. Non è tanto per il problema muscolare che l’ha fermato in questo finale di stagione, quanto per il suo gioco impostato molto sul servizio. Il romano basa gran parte del gioco sul suo primo colpo e quando non funziona, per gli avversari è tutto più facile. Inoltre il fastidio che lo ha estromesso dalla ATP Finals dipende anche dalla sua battuta, forse è meglio cambiare qualcosa.

Nicola Pietrangeli (Getty Images)

A Pietrangelo piace questa nuova Italia della racchetta che ha rialzato la testa con i suoi maschi, ma la formula della Coppa Davis tutta racchiusa in pochi giorni non la digerisce. “A me fa proprio schifo, è vergognosa, il signor Dwight Davis si sta girando nella tomba. Veramente, è diventata la Coppa del nonno, più di così non posso dire. Prima bastava guardare come altri componenti delle squadre accoglievano il compagno dopo le vittorie, facevano delle feste. Ora non c’è più atmosfera, si gioca solo per i soldi”.

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