Sinisa Mihajlovic, la leucemia è tornata: “Le daremo un’altra lezione”

Sinisa Mihajlovic, la leucemia è tornata: “Le daremo un’altra lezione”. L’allenatore del Bologna costretto ad un nuovo ricovero

La prima battaglia era stata vinta ma la guerra non è ancora finita e così Sinisa Mihajlovic sarà costretto ad un nuovo ricovero. Ad annunciarlo è stato direttamente l’allenatore del Bologna, in conferenza stampa al centro sportivo del club.

Sinisa Mihajlovic (ANSA)

Nessun giro di parole, ma una promessa contro la leucemia: “Se non le è bastata la prima lezione, gliene daremo un’altra”. La prima volta era stato due anni fa, quando il tecnico ex di diversi club in Serie A aveva scoperto la malattia e affrontato con successo il percorso per uscirne al meglio Ma ora l’incubo è tornato.

“Dalle ultime analisi sono emersi alcuni campanelli di allarme e potrebbe presentarsi il rischio di una ricomparsa della malattia. Per evitare che  possa accadere, mi è stato consigliato di intraprendere un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere quest’ipotesi negativa”. Così all’inizio della prossima settimana, ancora prima che ricominci il campionato, sarà di nuovo ricoverato al Sant’Orsola di Bologna.

Sinisa Mihajlovic, la leucemia è tornata: il messaggio alla squadra e ai tifosi

Mihajlovic ha fiducia nei medici, gli stessi che lo avevamo seguito la prima volta. Ma soprattutto questa volta sa già cosa dovrà affrontare e quello che comporterà la lotta contro la leucemia. E per questo il suo è stato un messaggio sereno, senza lacrime, perché sa di potercela fare.

“Spero che i tempi di questo ricovero siano brevi e io farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite”. Come era già successo nel caso precedente, comanderà la squadra dalla sua stanza d’ospedale, sia per gli allenamenti che per le partite.

Sinisa Mihajlovic quando annunciò per la prima volta la malattia (ANSA)

E lancia un messaggio alla squadra: “Sono certo che i ragazzi non mi deluderanno. Io lotterò come sempre insieme a loro e so che loro lotteranno anche per me. E chiedo ai meravigliosi tifosi del Bologna di sostenerli e aiutarli. A Casteldebole, al Dall’Ara, in trasferta o in una stanza di ospedale, noi non molliamo di un centimetro”.

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