Mentre il Portogallo batte la Macedonia e si qualifica ai Mondiali 2022 in Qatar, l’Italia chiude positivamente andando a vincere in Turchia 
L’Italia di Roberto Mancini riparte. E conquista una bella vittoria 1-3 sul campo della Turchia a Konya.
Una partita che valeva poco o nulla, diritti televisivi a parte (tre milioni di euro) ma che poteva dire moltissimo sulla condizione emotiva degli Azzurri dopo la terribile delusione dell’eliminazione dal mondiale a vantaggio della Macedonia del Nord
Turchia-Italia 2-3
L’Italia porta a casa una partita che serviva soprattutto a rialzare la testa e a dare dignità a una squadra vittima di se stessa. D’altronde l’Italia è uscita nel modo peggiore possibile per la seconda volta consecutiva dal Mondiale dopo aver vinto l’Europeo. Una terribile delusione inanellando un cammino disastroso da settembre in poi. In questa ultima partita l’Italia ha il merito di giocare con impegno e concretezza una partita che aveva l’unico rischio di poter peggiorare ulteriormente un quadro già estremamente complicato.
La partita
Mancini conferma il modulo, un 4-3-3, rivoluzionando tuttavia il quadro degli impegni e riportando al centro della difesa Giorgio Chiellini, 116 presenze in azzurro. Per il resto, a parte il solito Donnarumma tra i pali quasi tutto il resto è completamente nuovo. L’approccio azzurro tuttavia non dei migliori. Al 4’ Turchia in vantaggio con Under che sorprende nettamente la dfesa azzurra con una conclusione in diagonale che si infila tra le gambe di Donnarumma.
Brutto l’approccio, ottima la reazione. Che vede la squadra azzurra prendere possesso del campo e premere con sempre maggiore insistenza verso la porta avversaria. Una vera e propria presa di coscienza da parte degli azzurri che nel giro di cinque minuti ribaltano completamente la partita. Prima Cristante, di testa, a girare a bersaglio un preciso calcio di punizione di Biraghi. 
Poi, sfruttando un errore in fase di costruzione della squadra turca è Raspadori a marcare il gol del vantaggio. Bene l’Italia nella seconda parte del primo tempo, che prosegue sulla stessa lunghezza d’onda anche la ripresa creando diverse occasioni anche dopo i primi cambi che vedono Mancini togliere Zaniolo poco ispirato, per inserire Zaccagni. Raspadori trova il terzo gol personale che gli vale una doppietta al 69’ ancora su azione di calcio piazzto con Biraghi che accomoda il pallone per il tocco decisivo del giocatore del Sassuolo.
Quando la partita sembra ormai chiusa e il pubblico comincia a uscire dallo stadio la Turchia trova il gol che costringe l’Italia a un ansioso forcing finale. Deviazione in gol da distanza ravvicinata di Dursun su un’azione molto insistente della Turchia, una delle poche davvero pericolose nel corso del secondo tempo. Finale di sofferenza per l’Italia che, dopo l’incertezza sul primo gol subito, esalta Donnarumma, protagonista di un intervento assolutamente decisivo su un altro colpo di testa di Dursun.
L’Italia torna alla vittoria anche se la cosa non è per nulla consolatoria rispetto al danno subito. Al mondiale va il Portogallo che, nella gara decisiva batte 2-0 la Macedonia del Nord con una doppietta di Bruno Fernandes.
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Il tabellino
TURCHIA-ITALIA 2-3
4′ Under, 35′ Cristante, 39′ e 69′ Raspadori, 83′ Dursun
TURCHIA (3-4-2-1): Bayindir 5.5; Kabak 5.5, Demiral 6.5, Soyuncu 6.5; Muldur 6.5, Dorukhan 6 (62′ Dursun 7), Calhanoglu 6.5 (77′ Antalyali 6), R. Yilmaz 6 (62′ Kutlu 6 ); Cengiz Under 6.5, Akturkoglu 5.5 (62′ Ozcan 5.5); Enes Unal 5.5 (77′ Sinik 5.5).
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 5.5; De Sciglio 6, Acerbi 6, Chiellini 6 (77′ Bastoni), Biraghi 7; Pessina 6-5 (77′ Sensi), Cristante 7 (77′ Locatelli), Tonali 7; Zaniolo 5 (46′ Zaccagni 6), Scamacca 6 (88′ Belotti), Raspadori 7.5 (90′ Bonucci).
Ammoniti: Zaniolo, Muldur
