Mondiali, la guerra legale tra Russia e Fifa è finita: l’esito

É arrivata alla sua conclusione la lunga vertenza legale tra la FIFA e la federazione calcio della Russia riguardante i Mondiali

La Russia, almeno sul fronte sportivo, getta le armi. E si arrende. La federcalcio russa ha infatti ritirato i suoi ricorsi nei confronti della FIFA che aveva escluso la Russia dal Mondiale 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina.

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Ufficialmente la Russia era già stata esclusa dagli spareggi: avrebbe dovuto ospitare la Polonia. Ma la Russia aveva presentato ricorso al TAS, il tribunale di arbitrato sportivo di Losanna.

La Russia rinuncia ai Mondiali

In realtà la posizione della federazione di Mosca era molto più intransigente. Il presidente della Federcalcio russa Nikita Simonyan, aveva annunciato una lunghissima serie di ricorsi anche in sede civile con richieste di danni milionarie. Non escludendo di arrivare addirittura a Strasburgo, al Corte europea per i diritti dell’uomo. Una posizione rigida che era soprattutto politica e che era stata pesantemente criticata dalle altre federazioni e anche dal presidente della UEFA Aleksander Ceferin.

Ricorso ritirato

Alla fine la Russia ha deciso di ritirare tutti i suoi ricorsi accettando il verdetto della FIFA e rinunciando a ogni altra rivendicazione. Ma i rapporti tra la FIFA e la federazione russa restano difficilissimi. Di fanno la principale istituzione calcistica russa è stata disconosciuta: non può organizzare tornei, non può autorizzare alcuna partita ufficiale all’interno del territorio russo i cui campionati sono stati completamente sospesi.

Le possibilità che uno qualsiasi dei molti ricorsi presentati dalla Russia fosse accolto erano per altro tendenti allo zero. La Polonia si era aggiudicata lo spareggio di Mosca a tavolino, battendo poi la Svezia nel match decisivo e aggiudicandosi un posto alla fase finale dei Mondiali 2022 in Qatar.

In lite con la UEFA

Va avanti invece il ricorso della Federcalcio russa nei confronti della UEFA che riguarda l’esclusione di tutte le squadre russe dagli eventi europei. Per la verità l’unica squadra ancora in corsa era lo Spartak Mosca, esclusa dagli ottavi di finale di Europa League a vantaggio del Lipsia, prossimo avversario dell’Atalanta. Ma la Russia al momento non è ancora stata esclusa dalla UEFA Nations League che inizierà a giugno.

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Guerra Russia-Ucraina, il calcio è contro (ANSA)

La nazionale russa, 24esima del ranking, è inserita nel secondo girone della Lega B insieme a Islanda, Albania e Israele e in teoria non sarebbe, almeno per il momento, ancora esclusa dalla competizione. Ma la discussione con la UEFA è qualcosa di più di una semplice vertenza: la Russia ha presentato una candidatura per l’organizzazione degli Europei 2028, cui è interessata anche l’Italia. E ha minacciato di uscire dalla UEFA, chiedendo l’ammissione alla AFC, la federazione asiatica, se le proprie richieste non fossero accolte.

La UEFA per il momento non ha escluso la Russia dalla Nations League, ma ha imposto alla federcalcio di Mosca di recedere dalla sua dichiarazione di interesse per l’organizzazione degli Europei, primo atto ufficiale per presentare una candidatura.

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