Rai, finisce un’epoca d’oro: uno storico telecronista va in pensione

Rai, finisce un’epoca d’oro: uno storico telecronista va in pensione. La sua voce è conosciuta da tutti gli appassionati di calcio

Ci sono immagini che rimangono scolpite nella testa dei tifosi, al pari delle voci. E quella di Marco Civoli, che mette fine  sua lunga carriera in Rai, è strettamente legata ad uno dei momenti più belli nella storia del calcio italiano.

Marco Civoli (ANSA)

C’era lui infatti insieme a Sandro Mazzola per commentare il ritorno dell’Italia sul tetto del mondo in quella finale del 9 luglio 2006. Un Mondiale pazzesco, raccontato da Sky Sport ma anche dalla Rai. E dopo il rigore vincente di Grosso la sua frase, “Il cielo è azzurro sopra Berlino!” è passata alla storia.

Così come più in generale il suo modo di raccontare calcio e sport sempre compassato e competente. Milanese e interista (l’ha confessato lui stesso), la sua carriera era cominciata a Telenova, storica emittente privata lombarda di proprietà della Chiesa. Poi nel 1998 il passaggio alla Rai e in particolare alla sede di Milano che per lo sport nazionale è nevralgica.

Rai, finisce un’epoca d’oro: dai fasti della Nazionale campione del mondo alla pensione

Dopo molti anni dietro alla Serie A e alla Nazionale, Marco Civoli era stato promosso come voce della Nazionale nel 2004 entrando al posto di Gianni Cerqueti. Lì è rimasto fino al 2010, sostituito prima da Bruno Gentili e successivamente da Stefano Bizzotto. A lui sono toccate diverse trasmissioni storiche, compresa La Domenica Sportiva, ma oggi era relegato un po’ ai margini.

Come spiega Agenpress infatti la scorda estate sembrava che dovesse andare a lui, che era già stato vice direttore di RaiSport dal 2014 al 2016, la direzione del settore calcio in Rai. Invece le decisioni della nuova direttrice, Alessandra De Stefano, sono state diverse. Ha scelto Donatella Scarnati, che pure era destinata ad andare in pensione a giugno e invece resterà fino ai Mondiali di Qatar.

Rai
Logo Rai (Ansa Foto)

Queste decisioni, unite ad una più generale sensazione di distacco che la sede di Milano sente da Roma e dalla De Stefano (accusata di non aver preso un vice direttore in quel gruppo) stanno creando frizioni. E così Civoli avrebbe deciso di anticipare la sua decisione per evitare ulteriori discussioni e godersi la pensione. Come libero professionista potrà eventualmente rientrare dove vuole.

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