Mondiali Qatar 2022, clamorosa decisione della Rai: per i tifosi cambia tutto

Mondiali Qatar 2022, clamorosa decisione della Rai: per i tifosi cambia tutto. Mancano ancora sei mesi ma la scelta è ufficiale

Ai Mondiali Qatar 2022 l’Italia non ci sarà, ormai è inutile farsi illusioni di ripescaggi impossibili e anche immeritati. Ma in compenso ci sarà la televisione italiana, perché oggi è arrivata una conferma clamorosa e per certi versi inattesa.

Lo stadio di Doha a Mondiali 2022 (LaPresse)

La Rai infatti ha deciso di trasmettere tutte le partite della rassegna iridata acquistate da tempo e non ci sarà una cessione anche soltanto parziale dei diritti per fare cassa. Nessun accordo, nessuna sublicenza ad altre emittenti che potevano essere Sky ma soprattutto Amazon, indicata da tempo come molto interessata ai diritti per rafforzare la sua proposta con il calcio.

La conferma definitiva è arrivata da Alessandra De Stefano, che da qualche mese dirige Rai Sport. Intervistata da ‘Il Sole 24 Ore’ ha fatto il punto su quello che potremo vedere nei prossimi mesi. “Questa estate sarà una stagione molto ricca di eventi dal Giro d’Italia alla Coppa Davis, dagli Europei di calcio femminile ai Mondiali di pallavolo”. In realtà non tutti eventi in esclusiva perché sia gli Europei di calcio che la rassegna iridata di pallavolo li trasmetterà anche Sky. Ma pur sempre in chiaro, che per i tifosi italiani (e per la politica) conta molto.

Mondiali Qatar 2022, clamorosa decisione della Rai: una scommessa rischiosa

Quattro anni fa i Mondiali di Russia 2018, i primi senza l’Italia in campo, erano stati trasmessi da Mediaset in chiaro, per una spesa pari a 80 milioni. Un investimento per i diritti fatto quando ormai l’Italia era già stata eliminata, confidando sul ritorno pubblicitario che l’evento avrebbe generato e in effetti i risultati erano stati soddisfacenti.

Quanto ha speso invece la Rai? Secondo alcuni siti specializzati, come Calcio&Finanza, tra i 170 e i 190 milioni di euro che dovranno rientrare in tutto o almeno in parte con la pubblicità. Una bella scommessa, considerando poi che contrariamente al solito i prossimi Mondiali saranno tra metà novembre e metà dicembre quasi a cavallo di Natale. Molte aziende avrebbero comunque investito in pubblicità pensando alle feste, quindi il rischio di un gettito inferiore è reale.

I Mondiali di calcio restano alla Rai (ANSA)

Ma per Alessandra De Stefano è una vittoria: “Sono molto contenta della scelta dell’amministratore delegato di tenere i diritti delle partite dei Mondiali di calcio, nonostante l’assenza dell’Italia, . Rappresenta la volontà di investire sullo sport. Tre partite al giorno rappresentano per noi la sfida di quest’anno”.

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