Wimbledon, colpo di scena Djokovic a poche ore dal via: l’annuncio

Wimbledon, colpo di scena a poche ore dal via: le parole di Djokovic spiazzano. Sta per iniziare un torneo sull’erba decisamente anomalo rispetto al solito

Per la prima volta dall’inizio dell’era Open, il torneo di Wimbledon non assegnerà punti per il Ranking ATP. Complice la guerra in Ucraina e il divieto posto ai giocatori russi e bielorussi di giocare sui campi in erba del prestigioso torneo londinese, l’All England Club ha stabilito che in via eccezionale quest’anno i risultati delle gare non incideranno sulla classifica mondiale.

Djokovic (Ansa)
Djokovc (Ansa)

Una pessima notizia per i big della racchetta che da qualche giorno si trovano già nella capitale inglese per preparare al meglio il grande appuntamento di Wimbledon. Perchè a prescindere dall’assegnazione o meno dei punti in classifica, il prestigio e il fascino del torneo londinese restano intatti.

Così come rimangono intatti la classe e la determinazione di Novak Djokovic, deciso più che mai a conquistare il 21/o torneo del Grande Slam della sua straordinaria carriera.

Il fuoriclasse serbo, oltre a saper esprimere tutto il suo carisma sul campo, si è spesso distinto per le sue idee, quasi mai banali e spesso in contrasto con il pensiero dominante.

Wimbledon, la denuncia di Djokovic: “Sbagliato escludere russi e bielorussi”

Djokovic
Djokovic (Ansa)

E anche in questa circostanza, Djokovic si è schierato decisamente contro la decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dal torneo. Dunque, sia Medveded che Rublev, i due tennisti russi più forti del circuito, non potranno partecipare a questa edizione del torneo di Wimbledon.

Una profonda ingiustizia, secondo il tennista numero uno del mondo: “Non capisco perchè Medvedev e Rublev e con loro altri atleti russi non possano giocare qui a Wimbledon – ha dichiarato Djokovic in conferenza stampa -. Non soltanto nessuno di loro è responsabile di quanto sta succedendo, ma entrambi hanno preso le distanze dalla guerra“.

Al di là delle rispettive prese di posizione, Djokovic non vede gli estremi per punire in questo modo due giocatori che non desiderano altro che poter esprimere il proprio talento su un campo da tennis. “Avrebbero potuto giocare sotto una bandiera neutrale, non capisco questo provvedimento nei loro confronti“.

Chiaro e sincero fino in fondo, il fuoriclasse serbo. Come sempre, verrebbe da dire.

 

 

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