Dopo le prime tre tappe in Danimarca, con Wout Van Aert in maglia gialla, il Tour de France riposa anche se le sorprese non mancano
É stato un avvio del Tour de France interessante per molti aspetti considerando i tre secondi posti di Wout Van Aert, che ha fallito la cronometro e le due volate di seconda e terza tappa. 
Questo tuttavia non ha impedito al ciclista della Quickstep di confermarsi in maglia gialla. Presentandosi dunque a Dunkerque al comando della classifica generale.
Tour de France, cadute e polemiche
Un Tour problematico fin dall’inizio. Considerando diversi ritiri eccellenti come quello di Matteo Trentin, risultato positivo al Covid pochi giorni prima del via della corsa in giallo. Per non parlare di cadute, non poche. E polemiche: che anche ieri hanno tenuto banco a causa di una paurosa caduta a dieci chilometri dall’arrivo che ha coinvolto anche un superfavorito come Pogacar, e di qualche spallata di troppo.
Il ritiro di Van Melsen
Il Tour ha accolto con una certa sorpresa anche la notizia del ritiro di Kevin Van Melsen che dopo 14 anni di professionismo ha deciso di abbandonare la carriera agonistica al termine di questa stagione. Il ciclista, sotto contratto con Intermarché-Wanty manterrà gli impegni previsti nel tentativo di conquistare un primo successo in carriera che fino a oggi gli è sempre mancato. Ottimo scalatore si è tolto la soddisfazione del successo di specialità nel Vallonia e al Tour du Poitou-Charentes nel 2014 in quella che è stata la sua miglior stagione in assoluto. 
Van Melsen si ritira senza rammarico ma con qualche rimpianto: “Non sempre ho avuto la fortuna dalla mia parte, come nella Parigi-Tours 2014 quando avevo il podio assicurato prima che la catena saltasse a pochi chilometri dal traguardo. Ma sono stato un buon compagno di squadra, uno di quelli su cui puoi sempre contare”.
Domani la quarta tappa del Tour de France, la prima in territorio francese, da Dunkerque a Calais, 171 chilometri.
