Padel, “forza maggiore”: i Mondiali cambiano sede, nuovo calendario

Comunicazione urgente da parte della federazione internazionale Padel che a meno poco più di un mese dall’inizio del torneo cambia la sede del Mondiale

Citando “cause di forza maggiore”, che si riferiscono probabilmente alla vicinissima scadenza dei Mondiali di Calcio, la IPF, l’International Padel Federation, ha annunciato che i Mondiali di quest’anno sono trasferiti: dal Qatar agli Emirati Arabi Uniti e si terranno a Dubai.

Padel
(Foto ANSA)

Il torneo, biennale, vedrà in campo tutte le squadre più forti e i migliori giocatori del mondo. Italia inclusa.

Padel, i Mondiali cambiano sede

L’evento si terrà al Dubai Duty Free Tennis Stadium dal 31 ottobre al 5 novembre. Un mese e mezzo per cambiare tutto il piano organizzativo che era ormai consolidato e in fase attuativa. Lo stadio del tennis, uno dei più belli e moderni del mondo, che ha già ospitato numerosi importanti eventi WTA e ATP, diventerà la casa del padel con un ulteriore ampliamento di spalti e servizi che al momento prevedono l’accesso di circa 5mila persone.

L’Italia punta al doppio podio

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(Foto ANSA)

Lo scopo è quello di convertire in due settimane uno spazio tradizionalmente destinato al tennis, nella più grande e moderna arena del padel. Sedici le squadre coinvolte che gareggeranno nei tornei maschili e femminili. L’Italia è già tra le tredici qualificate al torneo su entrambi i tabelloni che non sono ancora completi. Mancano ancora tre squadre che saranno selezionate dai play off alla fine di questo mese durante le qualificazioni continentali.

Il montepremi è di mezzo milione di dollari, uguale per i tornei maschili e femminili. L’ultimo mondiale fu dominato dalla Spagna che vinse entrambi i trofei battendo in entrambi i tornei la squadra argentina. Alla Spagna anche i due trofei di doppio.

Si giocava a Doha. L’Italia cercherà di migliorare il quinto posto maschile. E magari anche il terzo posto femminile conquistato nel Mondiale dello scorso anno, posticipato di un anno dal 2020 a causa della pandemia.

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