Valentino Rossi, l’annuncio è davvero incredibile: che onore!

Valentino Rossi, l’annuncio è davvero incredibile: che onore! Un giudizio pienamente condiviso dai suoi numerosissimi fan

A ripercorrere la straordinaria carriera del Dottore è stato Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna e profondo conoscitore dei più grandi campioni delle due ruote. Il suo giudizio è piuttosto netto.

Valentino Rossi
Valentino Rossi sorridente (AnsaFoto)

Il Mondiale di MotoGP si avvia alle battute conclusive con la serrata lotta a tre tra Quartararo, Bagnaia e Aleix Espargaro. Erano diversi anni che non si vedevano ben marchi diversi contendersi il titolo iridato, segno di una competitività diffusa che può solo che far bene. Nel 2020 Mir ha portato la Suzuki sul gradino più alto, così come “El Diablo” con la Yamaha nel 2021, chissà che non sia arrivato finalmente il momento della Ducati (o dell’Aprilia). Bagnaia sarebbe il primo italiano a conquistare un titolo mondiale in classe regina dai tempi di Valentino Rossi.Il Dottore” portò a casa il nono dei suoi allori nel 2009, al termine di una bella battaglia con il compagno di box Jorge Lorenzo. Erano anni in cui la M1 dominava, così come il #46, rimasto irraggiungibile per molte stagioni. Uno che ha vissuto in prima persona tutta l’epopea del fenomeno di Tavullia è Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna da moltissimo tempo e amico di straordinari campioni del passato.

Valentino Rossi e la sua straordinaria carriera: il pensiero di Carmelo Ezpeleta

Carmelo Ezpeleta
Carmelo Ezpeleta (AnsaFoto)

In una recente intervista a El Pais, Ezpeleta ha voluto esaltare la carriera di Rossi, ripercorrendo alcune tappe fondamentali della sua era.

“Il periodo di Valentino è stato straordinario, anche perché lottava con altri campioni come Stoner, Pedrosa e Lorenzo”.

A questa considerazione il manager spagnolo ha aggiunto: “Poi è arrivato Marc Marquez, e ora la gente sembra che si dimentichi che Quartararo, giovane com’è, è già Cavaliere della Legion d’Onore in un Paese come la Francia“. Il senso del ragionamento del capo di Dorna è che al di là delle varie epopee dei singoli piloti, alla fine quello che resta è la MotoGP. “Quello che ci piace vedere ora è l’equilibrio in pista. Domenica scorsa ad Aragon c’erano 10 piloti in meno di tre decimi: ecco come dovrebbero essere le corse”. Chissà in questa serrata lotta chi sarà alla fine ad avere la meglio.

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