Riparte la Champions del Napoli: l’avversario è l’Eintracht

Mancano poco più di 24 ore alla gara d’andata degli ottavi di finale della Champions League tra Eintracht Francoforte e Napoli. Contesti, realtà diverse che mirano allo stesso obiettivo: provare a fare il meglio possibili nella più grande competizione per club d’Europa, anzi del mondo. Entrambe consapevoli che esistono contendenti con maggior talento, maggiori possibilità sia economiche che strutturali. Ma si sa, la “Coppa dalle grandi orecchie” ama stupire.

NAPOLI, OBIETTIVO QUARTI DI CHAMPIONS LEAGUE

Luciano Spalletti e il suo Napoli stanno letteralmente volando. I numeri sono eloquenti 62 punti su 69, miglior attacco e miglior difesa del torneo. Dopo il super girone affrontato nella prima di stagione, la squadra partenopea arriva col vento in poppa all’inizio della fase ad eliminazione diretta. Sette vittorie su otto gare in questo avvio di 2023 in Serie A, tra cui anche il roboante 5-1 rifilato alla Juventus di Massimiliano Allegri. Una serie di risultati che non fanno bruciare nemmeno l’eliminazione in Coppa Italia. Ora, è il momento della Champions League, delle serate più affascinanti. Con queste premesse, gli Azzurri cercano il miglior risultato della loro storia nella massima competizione europea: i quarti di finale.

Per raggiungere il prossimo turno della Champions League per il Napoli, dunque, c’è la doppia sfida contro l’Eintracht Francoforte, campione in carica dell’Europa League.

L’EINTRACHT DI OLIVER GLASNER

38 punti, -5 dalla vetta ora rappresentata dall’inedito trio Bayern, Dortmund e Union Berlino, un solo KO nel 2023 e una autorevole vittoria casalinga contro il Werder Brema per avvicinarsi alla gara di domani contro il Napoli.
Ma che squadra è l’Eintracht Francoforte? La risposta l’ha data proprio il suo allenatore l’austriaco Oliver Glasner, a La Gazzetta dello Sport in un’intervista pubblicata giovedì: “Non ci definirei una ‘squadra sensazione’, come fanno tanti per la vittoria in Europa League della scorsa stagione – dice Glasner – Bensì, direi che siamo una squadra che ha trovato con costanza la via verso l’alto“.

LA CRESCITA DELL’EINTRACHT VERSO LA CHAMPIONS LEAGUE

I 38 punti di questa stagione spiegano bene l’affermazione di Glasner. Lo scorso anno, Glasner ha preso l’Eintracht dopo il miglior risultato delle Aquile nella gestione di Adolf Hütter: 5° posto. Glasner ha vinto l’Europa League e nel frattempo ha collezionato appena 42 punti. Un risultato frutto dei miglioramenti conseguiti dalla squadra dopo la Coppa di Germania vinta nel 2018 al culmine dell’esperienza di Niko Kovac all’Eintracht.

Quest’anno dunque un ulteriore miglioramento. Il passaggio del turno in Champions League e un bottino in Bundesliga quasi pari a quello dell’intera stagione scorsa ma con 13 partite ancora da giocare. Ogni nuovo progetto tecnico un risultato importante, fino al trionfo europeo di Glasner. Tre esperienze che spiegano bene come la società segua e persegua degli obiettivi crescenti con lungimiranza: “la via verso l’alto“.

COME GIOCA L’EINTRACHT?

Lo scorso anno l’Eintracht ha vinto il secondo trofeo europeo della sua storia, 42 anni dopo il primo (la Coppa UEFA del 1979/80). Glasner è invece diventato il secondo allenatore austriaco a vincere un trofeo europeo dopo Ernst Happel (vincitore di due Coppe dei Campioni: 1969/70 col Feyenoord e 1982/83 con l’Amburgo ai danni della Juventus). Per farlo Glasner e l’Eintracht hanno costruito le loro fortune sulla difesa a tre e tanti giocatori offensivi, sulle fasce e nella trequarti. Quest’anno, per esempio, l’Eintracht ha rivitalizzato Mario Götze, lanciato Kolo Muani e tanto altro.

Quello che conta però è il modo di giocare, propositivo, che non è cambiato nemmeno con l’addio di giocatori importanti come Filip Kostic. Il confronto col Napoli sarà dunque molto interessante e difficile per entrambe le parti perché Glasner ha grande rispetto degli Azzurri: “Penso che il Napoli vincerà il titolo italiano, il primo dai tempi di Maradona. Diego è stato uno dei miei idoli in gioventù – dice Glasner alla Gazzetta – Mi fa piacere per la squadra, per la città e per i tifosi. Ma con tutto il rispetto che ho per il Napoli, sul campo non regaleremo niente, cercheremo di andare avanti“.

È perentorio Glasner che sa però che andrà a sfidare una squadra molto simile alla sua nell’atteggiamento e dunque, oltre a prospettarsi un confronto pirotecnica, sarà una sfida a scacchi tra due modi di intendere il calcio simili: “Il mio è un calcio ‘attivo’, come fa anche il Napoli. Mi impressiona il suo modo di giocare un po’ anti-italiano, se posso dirlo. Il loro è il calcio più propositivo in Italia. Anche noi vogliamo mettere pressione, essere in superiorità numerica in zona palla, avere il possesso e cercare l’ampiezza sulle fasce come fa il Napoli“.

Si parte domani, alle 21, al Deutsche Bank Park per la prima di due sfide che si annunciano molto intense e piene di calcio offensivo.
Eintracht Francoforte e Napoli promettono uno spettacolo da Champions League.

Impostazioni privacy