Italrugby: la storia ed i numeri del cucchiaio di legno

È tempo per il terzo turno del 6 Nazioni di Rugby, torneo al quale l’Italia prende parte dall’anno 2000.

Italia in queste 23 edizioni è stata sinonimo di “cucchiaio di legno”, premio virtualmente assegnato alla squadra classificata come ultima al termine del Sei Nazioni.

Questa lignea composizione linguistica diffusasi a livello internazionale grazie alla palla ovale, trova radici lontane allo spirare del XIX secolo presso l’Università di Cambridge, quando tra gli studenti che passavano la prova finale del tanto temuto corso di matematica, veniva assegnato un cucchiaio di legno di circa due metri di lunghezza, a colui che avesse ottenuto il risultato più basso.

In un’università come quella di Cambridge è facile comprendere come il passaggio del cucchiaio dalla matematica allo sport fosse un percorso senza ostacoli, tanto che venne in seguito simbolicamente assegnato all’equipaggio ultimo classificato nelle rinomate e storiche gare di canottaggio.

È nel 1894 che per la prima volta si associa il cucchiaio di legno al rugby, quando alla vigilia di un Irlanda – Galles, il gallese Daily Post rimarca e si domanda a quale delle due squadre sarebbe stato assegnato il vergognoso (ignominious è il forte aggettivo usato) cucchiaio di legno. Per la cronaca, fu quasi un’auto-assegnazione da parte dei gallesi, in quanto quel 10 marzo 1894 vide l’Irlanda vincere 3 a 0.

Tornando ai nostri tempi, l’Italia nelle sue 23 partecipazioni ha collezionato ben 17 cucchiai di legno e in queste 17 occasioni in cui si è piazzata in ultima posizione, in ben 11 ha subito il disonorevole Whitewash ovvero l’aver chiuso il torneo con 5 sconfitte su 5 incontri.

Questo insieme di non invidiabili numeri, sono il frutto di 13 vittorie, un pareggio, 150 mete e ben 101 sconfitte. L’Italia ha battuto almeno una volta tutte le squadre, tranne l’inespugnabile Inghilterra. La nostra vittima preferita è la Scozia che si è inchinata agli Azzurri per ben 7 volte.

Nonostante il cammino di quest’anno sia iniziato con due onorevoli sconfitte, abbiamo una possibilità per evitare il poco ambito cucchiaio, che molto probabilmente verrà “conteso” nello scontro diretto del prossimo 11 marzo a Roma, che vedrà in scena il Galles esattamente come nel lontano 1894.

Nell’attesa, il quindici azzurro sarà chiamato a limitare i danni contro i verdi d’Irlanda, favoriti con merito per la conquista del Sei Nazioni 2023.

Abbandonata ogni speranza di vittoria, il popolo scommettitore può trovare interesse e divertimento sulla scommessa ad handicap, ovvero pronosticando di quanti punti l’Italia limiterà la sconfitta.

Ci sono alcuni fattori da valutare nella scelta del pronostico. Il primo è il fattore campo che nel rugby ha sempre il suo peso. Gli altri sono legati esclusivamente all’Irlanda, che scende a Roma con l’obiettivo di realizzare le quattro mete che le garantirebbero quel punto bonus da aggiungere ai quattro assegnati per la vittoria finale.

Raggiunta per la quarta volta la meta, la stessa Irlanda potrebbe allentare la sua pressione e lasciare spazi invitanti ai trequarti azzurri. Per finire l’Irlanda si presenta con l’incognita Johnny Sexton, storico mediano d’apertura e leader indiscusso, che non è certo di recuperare dal recente infortunio subito nella recente partita contro la Francia.

Ad oggi la linea handicap più equilibrata è la 22,5 ovvero lo scommettitore dovrà pronosticare se l’Italia sarà in grado di limitare la sconfitta entro i 22 punti di differenza. In caso positivo la scelta vincente sarà “1”, mentre per chi non ripone troppa fiducia negli Azzurri sceglierà “2” come opzione vincente.

Tabella di comparazione quote sulla scommessa Testa a Testa con Handicap 22,5

Sportitaliabet.it: 1 Italia 1,85 – 2 Irlanda 1,92

Novibet: 1 Italia 1,82 – 2 Irlanda 1,88

Unibet: 1 Italia 1,76 – 2 Irlanda 1,92

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