ESCLUSIVA SI Grisci (SKS365): “Il cliente è al centro e ‘in the game'”

Flessibilità, personalizzazione e digitalizzazione all’insegna dell’intrattenimento. Tre parole chiave che hanno guidato lo sviluppo del nuovo flagship di proprietà del gruppo SKS365. Mercoledì 17 maggio si è tenuto l'evento B2B di presentazione della sala, situata a Roma in via dell'Arco di Travertino 56, dedicato all'industria e ai partner del settore, in una location storica per l'intrattenimento della Capitale. SPORTITALIA ha intervistato in esclusiva Luca Grisci, senior director commercial retail di SKS365.

Direttore Grisci, mi piace immaginare questo open space grandissimo come una navicella spaziale che proietta SKS365 verso il futuro.

“Lo è. Una navicella spaziale molto performante e veloce, perché comunque in 300 metri quadrati abbiamo un concentrato di nuove tecnologie, esperienze e possibilità per i nostri clienti di trascorrere tempo, intrattenersi e di avere un’esperienza unica nel gioco. Sicuramente, come dicevi giustamente te, il fatto di essere in questa location non è un caso. Ci troviamo nel locale simbolo d’intrattenimento a Roma perché qui c’è la più grande sala giochi di Roma. Quello che vogliamo continuare a fare è intrattenere i nostri clienti e raccogliere l’eredità pesante della precedente attività. E ancora, se possibile, rafforzarla maggiormente”.

Voi mettete al centro il giocatore. La cosa che mi ha colpito particolarmente è che questa location è anche un ritrovo per potersi guardare le partite insieme, giocare. E questo concept ‘In the game’ è pensato proprio per la reunion. Ci sono tanti tavoli, non sembriamo nemmeno in una sala scommesse, ecco.

“Questa è la nostra grande sfida. Il cliente non è solo al centro, ma è ‘in the game’, è protagonista del gioco, dell’azione e della sua esperienza: e da qui la grande automazione della sala, dunque la possibilità di poter vivere un’esperienza unica e personalizzata per ogni cliente. Questa è la chiave e, secondo me, sarà il punto di crescita rispetto al mercato”.

Digitalizzazione, personalizzazione del cliente, ma anche una grande sostenibilità per quanto riguarda l’ambiente. Ci spiega questo passaggio?

“Assolutamente, abbiamo sempre un occhio di riguardo sul tema. Ovviamente la nostra massima attenzione è sul giocatore, ma anche l’ecosistema in cui il giocatore vive è importante. Cerchiamo di evitare di essere impattanti nell’ambiente, anche nel nostro piccolo. Quindi usiamo luci led, evitiamo di stampare carta cercando di utilizzare il più possibile dei contenuti digitali, e questo è importante. Inoltre cerchiamo di avere un sistema centralizzato di contenuti che permette di ottimizzare i messaggi che passano sugli schermi evitando sprechi di energia, ma anche ottimizzando l’esperienza dei nostri clienti”.

Un’altra cosa che mi ha colpito in modo particolare è il ‘Betting terminal’. Perché voi fornite non solo la possibilità di giocare in modo autonomo, ma date anche al giocatore di vedere statistiche in tempo reale, che sia la classifica o determinati precedenti. Nel mondo del calcio, logicamente, perché vi dedicate anche all’ippica.

“Assolutamente, devo dire che il nostro punto di forza è l’informazione che diamo al cliente. E non a caso abbiamo dietro il nostro portale di informazioni Planetwin365.news. Perché dobbiamo creare e dare informazioni al cliente, creando quella socialità del calcio; quell’idea del bar dello sport, di leggere il giornale con la convergenza dei contenuti digitali e fisici. E’ importante condurre quest’aspetto sul betting terminal: quindi il cliente trova l’esperienza sul suo cellulare mobile, sul desktop, dunque computer fisso, ma anche in sala, dove può confrontarsi con i suoi amici e compagni di gioco per lo sfottò classico, per creare quell’esperienza che è propria degli anni 70-80”.

Date grande attenzione anche all’ippica.

“Assolutamente. Qui abbiamo la più completa offerta ippica. 12 schermi di ippica, che per noi è un passo in avanti molto forte. In nessun’altra sala d’Italia abbiamo questa offerta ippica. Crediamo molto in questa zona e questo prodotto sarà molto importante. Ovviamente l’ippica ha fatto dei cambiamenti molto grandi. Si è passati a un’offerta molto simile a quella del virtualing in termini di timing. Abbiamo corse ogni sei, sette minuti. Una volta c’era una corsa serale, la famosa tris serale. Ora il regolatore ha cercato di fare questa modifica nel prodotto ippica per cercare di attirare una clientela più giovane”.

Non ci resta altro che ringraziarla direttore. In bocca al lupo e complimenti perché siamo davvero in una navicella spaziale proiettata verso il futuro.

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