Gravina, con stima e affetto, questo l’Italia non lo merita. La differenza tra Milan, Inter e Juve. I ritardi della Roma un assist per Mou

Se volete saperla tutta Gabriele Gravina è una persona che io stimo. Da Presidente di Lega Pro avevo condiviso molte sue scelte. Si presenta bene, parla bene e mi sembrava il Presidente giusto per guidare la Federazione post Tavecchio. Qualcuno sostiene che io lo attacchi perché ha fregato Cosimo Sibilia che è del mio paese di origine. Di Sibilia a me frega meno di zero. Chi è causa del suo male pianga se stesso. Se si è fatto rubare la merenda dall'Avvocato Viglione saranno problemi suoi e di Gravina. Io penso ai miei. Sibilia guidava la Lega Dilettanti ma il vero artefice della LND si chiama Luigi Barbiero, Avvocato professionista che ama il calcio e riesce a coordinare al meglio tutte le 166 società di serie D. Uno così ci vorrebbe anche in Federazione. Tavecchio non si presentava bene ma aveva delle buone idee. Più sostanza che immagine. Gravina, ribadisco, persona che mi piace dovrebbe passare più ai fatti e meno alla forma. Allo stesso tempo se dice A deve fare A, invece in questo mandato spesso è venuto meno alle parole date in giro e gli addetti ai lavori sono pochi e si parlano. Contesto Gravina su fatti politici. Ed è per questo che a me piacerebbe un confronto, come ai vecchi tempi, in diretta televisiva. La Figc deve rispondere e non fare monologhi. Arriviamo ai punti: una Federazione seria doveva mettere un freno a queste estati italiane sempre più ridicole. Non possiamo arrivare al 30 giugno con il circo delle iscrizioni, calendari con la X e campionati rinviati. A fine marzo pre selezione, pre iscrizione e ad aprile già sappiamo chi può andare avanti e chi no. In 2-3 mesi non cambiano gli stadi e neanche i bilanci. A Gravina contesto anche la gestione del calcio femminile. Ne ha fatto uno spot elettorale ma era il primo a sapere che così il sistema non regge. Presente e futuro. Club e nazionali non hanno una guida, non c'è una traccia di futuro e adesso si nascondono dietro le figuracce. Lo dicevamo 4 anni fa e lo ripetiamo adesso. Le seconde squadre non devono togliere spazio ai club del territorio. La serie C non è la cantina delle squadre di serie A. In C vogliamo piazze come Cava, Brindisi, Taranto, Messina, Acireale e così via. La C è delle piccole province. Juve e Atalanta devono togliere il disturbo. Infine la Nazionale maggiore, dopo i flop dell'Under 21. Affidare tutto a Mancini è folle. L'unico CT che viene premiato dopo i disastri compiuti. Dentro, ancora una volta, gli amici degli amici o i nomi al primo incarico. L'Italia ha bisogno di sostanza e professionalità per essere rifondata. Le figurine lasciamole fare a Modena alla Panini. 

Andiamo sul campionato. Mettiamo a confronto Milan, Inter e Juventus. Quella che mi piace di più, come rosa, è il Milan. Mi intriga. Non vincerà il campionato, probabilmente, ma è la squadra costruita con più intelligenza e innovazione. Inventiva e meno soldi sprecati. Ora sta a Pioli dimostrare che il club ha lavorato bene sul mercato. Una cosa è certa: se il Milan sarà competitivo per lo scudetto, dal prossimo anno tutti cambieranno modo di fare mercato. L'Inter era partita bene ma poi si è incartata su Lukaku. Qualcosa avanti non ci convince e forse anche dietro c'è bisogno di rinforzare la linea difensiva. La Juventus, sulla carta, è quella messa peggio ma a mio avviso è una delle candidate forti alla vittoria dello scudetto. Adesso sistemerà l'organico. Giuntoli se trova la giusta intesa con Allegri sarà un'arma in più e giocare solo una volta a settimana fa una grande differenza. Chi sostiene che la Juve non sia da scudetto commette un grave errore.

In chiusura la Roma: Mourinho, se si lamenta, questa volta ha ragione. Mercato in ritardo e deficitario. Lo scorso anno la Roma aveva fatto una grande sessione estiva, quest'anno sta facendo molta fatica e alla prima occasione vedrete i fulmini che lancerà Josè. Bisogna muoversi prima ma le romane stanno facendo fatica a fare mercato. I giallorossi si giocano tutto. Quest'anno non si può fallire l'obiettivo quarto posto anche perché sarà l'ultimo jolly a disposizione di Mourinho. A Bergamo, intanto, Gasperini ha già messo i fazzoletti nel cassetto. Con la squadra che gli stanno facendo, tra poco, gli chiederanno di entrare in Zona Champions. Con Gasp, CDK rivaluterà il lavoro di Maldini, vedrete. Gasperini è l'allenatore ideale per questo tipo di giocatori. Poi, però, fare il grande salto in una big europea è altra musica. 

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