ESCLUSIVA SI Ag. Jimenez: “Può diventare un top e vuole il riscatto. Moncada lo seguiva da tempo”

Nel Milan Primavera diversi giocatori si stanno mettendo in mostra quest'anno, ed alcuni di loro hanno recentemente potuto iniziare a respirare l'aria della prima squadra. Chaka Touré, Nava e Bartesaghi sono ormai in pianta stabile con la rosa di Pioli, ma nell'ultima sconfitta interna subita contro la Juventus si sono visti altri volti nuovi, come quello di Andrea Bartoccioni e Alex Jimenez.

Su quest'ultimo c'è tanta curiosità da parte degli addetti ai lavori: arrivato in prestito dal Real Madrid in estate, sullo spagnolo i rossoneri hanno il diritto di riscatto a fine anno, con i blancos che hanno mantenuto a loro volta il diritto di recompra in caso di ripensamenti futuri.

Contro i bianconeri non è sceso in campo, ma ha potuto respirare l'aria di San Siro in un match di cartello: su di lui ci sono grandi speranze per la crescita che potrebbe avere. 

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto l'agente del giovane talento, Josè Angel Casaldelrrey, per parlare di lui.

Che sensazioni ha provato per la prima chiamata da Pioli, domenica?

"E' stato super contento e felice per la convocazione in un match così importante, sta prendendo forma il progetto messo in atto con il Milan la scorsa estate, che su di lui punta molto". 

Che cosa gli ha detto Pioli?

"Si è sempre mostrato vicino al giocatore, fin dal suo arrivo. Alex sente fiducia e attenzioni da parte sua e del suo staff, in particolare nelle figure di Bonera e Moncada. E soprattutto dal gruppo Primavera con Abate in panchina". 

Il suo obiettivo è quello del riscatto da parte del Milan?

"Una volta lasciato il Real Madrid, il secondo club con più storia in Europa è il Milan: non poteva chiedere di meglio. Proverà a convincere i rossoneri ad effettuare il riscatto per rimanere molti anni a Milano a difendere i colori rossoneri". 

Come è cresciuto in questi anni nel settore giovanile dei blancos?

"Beh, diciamo che sentivamo la necessità di cambiare in estate dopo il percorso fatto. Nonostante la crescita avuta in questi anni, a Madrid ultimamente non ha avuto la continuità che voleva in termini di minutaggio, il Real ha puntato più su altri come Tobias. L'anno scorso è stato un po' complicato ed abbiamo fatto la scelta migliore".

Come è nato l'interesse rossonero?

"L'interesse da parte di Moncada sorge da lontano, da prima che Alex firmasse il suo primo contratto da professionista con il Real Madrid. Il suo obiettivo è sempre stato quello di crescere nel Real. Quando abbiamo cambiato piani, Furlani e lui hanno mostrato interesse ed Alex ha scelto di venire a Milano".

A quali giocatori si ispira?

"Ha sempre avuto come riferimento Davies del Bayern Monaco, poi ovviamente crescendo al Real aveva davanti campioni come Carvajal e Marcelo. Nel Milan è allenato da Abate che è stato anche lui importante nel Milan ed un riferimento nel ruolo nel calcio europeo".

Si dice un gran bene di lui, i tifosi sperano ripercorra le orme di Theo Hernandez…

"Speriamo. Non lo dico io, ma in tanti dalla sua rapidità, dal rendimento che sta avendo, dalla condizione che sta mostrando in questi primi mesi a Milano, unite ad un carattere vincente, capiscono che sono tutti ingredienti che lo rendono un prospetto di top player. Deve continuare ad allenarsi e lavorare per avere la fortuna di continuare qui molti anni. In Primavera prima, e poi sperando che possa conquistarsi posto in prima squadra. Theo è un punto di riferimento mondiale: lui deve continuare a lavorare guardando più ai compagni che ora sono in pianta stabile in prima squadra, come Bartesaghi, Tourè e gli altri giovani, prendendo spunto da loro".

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