Sentenza UFFICIALE: penalizzazione in campionato, cambia la classifica

Sentenza impugnata e ribaltata, arriva inesorabile il punto di penalizzazione: sbigottimento della società che si sente vittima del nuovo pronunciamento della Corte di Appello Federale

Come un fulmine a ciel sereno. Nel calcio odierno non si possono mai dormire sogni tranquilli. La sorpresa è sempre dietro l’angolo e anche di recente non si è fatta attendere. Infatti la Corte di Appello Federale, con la propria sentenza, non ha confermato bensì ribaltato quanto stabilito dal Tribunale della Figc.

sentenza FIGC ribaltata
Quanto stabilito dal tribunale della FIGC è stato stravolto (foto LaPresse) Sportitalia.it

Il caso in questione ha visto nell’occhio del ciclone il club conosciuto come Città di Varese, attualmente militante nel Girone A della Serie D 2023-2024. Nello specifico, tutto ruota attorno a quanto successo con il precedente allenatore dei varesotti, Luciano De Paola.

Il tecnico crotonese ha infatti accusato la società biancorossa di non avergli versato del tutto gli emolumenti. Il città di Varese era stato assolto dal Tribunale Federale da un’accusa così infamante quale il mancato pagamento (presunto) di un proprio tesserato, tuttavia il ricorso della Procura Figc è stato accolto dalla Corte di Appello Federale, sanzionando dunque il club lombardo con un punto di penalità da scontare nel campionato corrente.

Il verdetto è stato dovuto accogliere, loro malgrado, dal Città di Varese che esprimendo sorpresa ha annunciato ricorso subitaneo. La società ha diramato un comunicato sulla questione, nel quale viene esplicitato “estremo sbigottimento” a fronte del pronunciamento della Corte di Appello.

Oltre al danno, la beffa: al di là del punto di penalizzazione, il presidente del club Stefano Amirante è stato inibito per la bellezza di sei mesi. Naturale e fisiologico dunque che la società abbia sbandierato ai quattro venti la presentazione di imminente ricorso presso nientemeno che il prestigioso Collegio di Garanzia del Coni.

Serie D, arriva la penalizzazione per il Varese

Sono lontani i tempi in cui a Varese vi era un club che prendeva parte alla Serie B, seconda massima categoria nella scala gerarchica del calcio italiano. Erano anni magici che hanno scritto pagine indelebili di storia del nostro calcio. Mister Sannino in panchina a guidare la formazione sino alle porte della Serie A, se non fosse stato per il Padova di El Shaarawy.

Il tribunale FIGC aveva emesso sentenza differente rispetto alla Corte di Appello.
Quanto stabilito dal tribunale della FIGC è stato stravolto (foto LaPresse) Sportitalia.it

Ma anche l’anno successivo, con Rolando Maran come tecnico, in cui giocatori indimenticabili quali Emanuel Rivas, il capitano Daniele Corti, Neto Pereira il più grande fantasista brasiliano nella storia del club, Pablo ‘El Diablo’ Granoche, il bosniaco Enis Nadarević, un’ala immarcabile quale Gianpietro Zecchin, un allora promettente Jasmin Kurtić, l’immarcescibile Christian Terlizzi e soprattutto la zanzara Giuseppe De Luca. Solo la Sampdoria fermò questo fantastico team nella doppia semifinale play-off.

Erano anche i tempi di Adriano Ferreira Pinto, altro asso brasiliano transitato da Varese dopo aver brillato in Serie A con l’Atalanta. Oggi invece il Città di Varese vede mutare la propria classifica con questa penalizzazione, allontanandosi sempre più dalla testa della classifica, in cui oggi staziona in pianta stabile l’Alcione Milano.

Senza questo fatidico punto, il Città di Varese scende in classifica. È ora necessario comprendere cosa potrà accadere al Collegio di Garanzia del Coni. A Varese erano certi di aver archiviato definitivamente la questione con la prima assoluzione. Ora invece il futuro appare nebuloso.

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