Marco Brescianini è il volto nuovo della Nazionale Italiana e del calcio italiano in generale. Venerdì sera, nell’esaltante vittoria degli Azzurri contro la Francia a Parigi, il centrocampista classe 2000 ha avuto un primo premio per il percorso che sta facendo, in così rapida ascesa: il ct Luciano Spalletti lo ha inserito nel finale della sfida vinta 3 a 1 contro i transalpini.
“E’ stata una serata magica” – ha detto dopo il 90′ – , è un’emozione incredibile. E’ stato un esordio bellissimo. La vittoria dà sempre entusiasmo, poi contro la Francia a casa loro è ancora meglio. Me la porterò dentro per sempre. La squadra è determinata e pronta a ricominciare per il futuro, speriamo di continuare così. Oggi grande reazione”. Gioia pura, in un momento che per lui a livello personale è davvero difficile da metabolizzare e razionalizzare.
Cresciuto nel Milan, si è fatto il nome che ha oggi nel calcio dei grandi fra le fila del Frosinone, lo scorso anno: 36 presenze, 4 reti e 2 assist per lui. Poi l’estate da protagonista di mercato, con la quasi-firma con il Napoli e il rocambolesco cambio di rotta all’Atalanta. 2 gol all’esordio in nerazzurro, alla prima di campionato e, nel giro di tre settimane, la prima chiamata azzurra. In vista della sfida con Israele, Spalletti ha detto intanto: “Sulla trequarti valuteremo se ci sarà di nuovo Raspadori o un centrocampista, perché ci sono altre soluzioni come Brescianini. La squadra sta bene da un punto di vista mentale e numerico”.
Una nuova occasione si potrebbe ripresentare dunque stasera per il nuovo volto del nostro calcio, che intanto ha vissuto un mese difficile da dimenticare e che lo sta indirizzando sulla strada giusta per affermarsi ad un certo livello e con i giusti maestri sul proprio percorso, ovvero Gasperini e Spalletti.