Se sei il Milan non puoi essere contento per due eventi rari, seppur bellissimi. In 3 mesi hai giocato bene, e vinto, due partite. E che partite! Il derby con l’Inter e la magica notte del Bernabeu. Puoi esultare, puoi sognare ma siccome hai fatto la storia del calcio mondiale non puoi far passare due vittorie come dei miracoli. In teoria dovrebbe essere la regola. Ciò che lascia senza parole è che questa squadra non riesce ad affrontare la serie A perché il suo allenatore, a metà novembre, non ha ancora capito che la fase difensiva, la fase di non possesso in serie A sono più importanti di gol e spettacolo. Non è un caso che, neanche a fine girone di andata, il portoghese Fonseca abbia preso lezioni dal made in Italy nostrano: Vanoli, Pecchia, Baroni, Palladino, Nesta e Nicola. Quasi tutti alla guida di squadre con obiettivo salvezza che valgono la metà della metà della metà del monte ingaggi rossonero. Il problema è sempre lo stesso: non puoi avere una media gol subiti di circa 2 reti a partita contro Torino, Lazio, Cagliari, Parma e Fiorentina. A Cagliari il festival dell’horror. 3 gol subiti, nel calcio di qualche anno fa sarebbero stati 5. Errori di reparto e dei singoli. Calciatori sopravvalutati ma soprattutto senza mezza idea di come si debba difendere. E soprattutto puoi andare subito sotto a Cagliari ma se la riprendi e vai in vantaggio per ben due volte, sei il Milan, mai e poi mai non puoi non vincere la partita. Fonseca è un bravo allenatore, molto teorico e spesso poco pratico. Persona gradevolissima. Però l’Italia è un altro calcio. Lui l’ha capito ma non riesce ad affrontarlo. Ci va bene la notte magica di Madrid ma se non arrivi tra le prime 4, e quest’anno il rischio è elevatissimo, Madrid l’anno prossimo la vedi solo in televisione. Il Milan non si può permettere di restare fuori dalla prossima Champions. Sarebbe un dramma sportivo senza precedenti, con una competizione allargata anche ai club più mediocri di Belgio e Portogallo. La responsabilità resta della società che finora ha capito ben poco della stagione in corso. Cardinale entra negli spogliatoi in trionfo a Madrid. Come se avesse vinto la Champions. I tifosi da social esultano al successo di Madrid come impresa storica da raccontare ai figli. Tutto questo è giusto e consentito se sei il Bologna o la Fiorentina. Se sei il proprietario del Milan o sei tifoso del Milan devi esultare, certo, ma le vittorie nel derby e con il Real non possono passare come le imprese di una vita soprattutto se prima e dopo guardi la classifica di serie A e ti viene il magone. Le prestazioni sono come la classifica. Il Milan si deve svegliare. Non può pensare che sia Primavera solo per aver visto due rondini in un cielo grigio. Questa squadra non è stata in corsa per lo scudetto neanche alla prima giornata di campionato, siamo a metà novembre e lo scudetto ormai è andato e per come viaggiano le altre sembra complesso anche difendere la posizione di Champions. Nessuno si aspettava questo rendimento a metà girone di andata.